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epidermide

di Stefania Azzolini - Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)
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epidermide

Stefania Azzolini

Epitelio squamoso pluristratificato e cheratinizzato che, assieme al sottostante derma, costituisce la pelle. L’epidermide, derivata dall’ectoderma, ha uno spessore di 0,07÷0,12 mm, anche se valori più alti possono trovarsi in alcune parti del corpo come il palmo della mano e la pianta del piede. L’epitelio stratificato, squamoso e cheratinizzato è costituito da quattro tipi cellulari: cheratinociti, cellule di Langerhans, cellule di Merkel e melanociti. I cheratinociti sono la popolazione cellulare più numerosa e si dispongono in cinque strati cellulari morfologicamente ben distinti. Dagli strati più profondi verso l’esterno si incontrano lo stato basale o germinativo, lo strato spinoso, lo strato granuloso, lo strato lucido e lo strato corneo. I cheratinociti desquamano dagli strati più superficiali e vengono continuamente rimpiazzati da quelli localizzati negli strati basali che presentano un’intensa attività mitotica, soprattutto di notte. Le cellule di Langerhans, dette anche cellule dendritiche per la presenza di lunghi processi citoplasmatici, sono sparse in tutta l’epidermide, ma concentrate soprattutto nello strato spinoso. Originano da precursori situati nel midollo osseo e sono implicate nella risposta immunitaria: presentano frammenti Fc (anticorpo) legati alla superficie, recettori per il fattore C3 (complemento) e fagocitano antigeni estranei. Queste cellule migrano nei linfonodi situati nelle vicinanze, dove presentano ai linfociti T gli epitopi degli antigeni processati; sono quindi considerate cellule che presentano l’antigene. Le cellule di Merkel, sparse tra i cheratinociti dello strato basale, sono abbondanti soprattutto a livello delle dita. Queste, dall’origine non nota, formano dei complessi cellula-neurite con i nervi amielinici sensoriali che attraversano la lamina basale, funzionando come dei meccanorecettori. Infine, i melanociti, presenti nello strato basale dell’epidermide, originano dalle creste neurali e producono melanina, un pigmento che conferisce un colore marroncino alla pelle. Queste cellule contengono i melanosomi, gli organelli dove è localizzata la tirosinasi, l’enzima essenziale per la sintesi della melanina; la tirosina è trasportata nei melanosomi dove è convertita dalla tirosinasi in melanina. I melanosomi contenenti il pigmento sono trasportati per mezzo dei propri processi dendritici al citoplasma dei cheratinociti, con un processo non ancora del tutto chiarito, noto come secrezione citocrina.

→ Cellula. Colture di cellule e tessuti

Vedi anche
cheratina Proteina fibrosa del gruppo delle scleroproteine diffusa nei tessuti di rivestimento; i capelli ne contengono il 13%. Si distingue in: α-cheratina e β-cheratina. L’α-cheratina contiene zolfo sotto forma di cistina, resiste agli agenti chimici ed è insolubile in acqua; per riduzione dei legami disolfuro ... melanina Pigmento nero o bruno elaborato in molti animali da particolari cellule (melanofori o melanociti). 1. Caratteri generali Le melanina sono insolubili in acqua e negli acidi. Si formano per ossidazione enzimatica della tirosina a 5,6-diidrossindolo, la quale si ossida e si polimerizza a formare un pigmento ... ectoderma Strato cellulare esterno della parete del corpo dei Cnidari, detti animali diplo- o di-blastici, in quanto tale parete è costituita da due soli strati cellulari, l’ectoderma e l’endoderma. ● In embriologia, quello esterno dei tre foglietti germinativi (gli altri sono l’endoderma e il mesoderma), che ... cute L’involucro continuo che riveste tutto il corpo dei Vertebrati e che, in corrispondenza delle aperture naturali di esso, continua nelle membrane mucose che tappezzano le cavità comunicanti con l’esterno. Il termine si usa più particolarmente per indicare la pelle dell’uomo. anatomia comparata Nei Vertebrati ...
Categorie
  • BIOLOGIA MOLECOLARE in Biologia
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    Anatomia comparata e umana Parte epiteliale e superficiale della pelle. Negli Invertebrati può essere costituita da uno strato di cellule ciliate o pluristratificata, oppure rivestita di una cuticola anista, spesso chitinosa; in tal caso, sempre formata di un solo strato di cellule, talora in condizione ...
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    Dizionario di Medicina (2010)
    Ugo Bottoni Tessuto epiteliale pluristratificato specifico del la cute, composto da cellule strettamente addossate le une al le al tre denominate cheratinociti. Gli strati dell’epidermide I cheratinociti si dispongono su 4 strati che, dall’interno all’esterno, sono: strato basale, strato spinoso, ...
  • EPIDERMIDE
    Enciclopedia Italiana (1932)
    Nel parlare comune per epidermide (sarebbe forse più appropriato dire cuticola) si suole indicare il solo strato superficiale, corneo, di quella membrana che nella pelle dell'uomo, dei Vertebrati e degli animali in genere, gli anatomici indicano con questo nome. L'epidermide in anatomia fa parte della ...
Vocabolario
epidèrmide
epidermide epidèrmide s. f. [dal lat. tardo epidermis -ĭdis, gr. ἐπιδερμίς -ίδος, comp. di ἐπί «sopra» e δέρμα «pelle»]. – 1. In anatomia, la parte epiteliale e superficiale della pelle, che, nei mammiferi e nell’uomo in particolare, è...
riżodèrmide
rizodermide riżodèrmide s. f. [comp. di rizo- e (epi)dermide]. – In botanica, l’epidermide delle radici.
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