epidemiologia
Branca della medicina che studia il ritmo con cui si manifestano le malattie e le condizioni che favoriscono od ostacolano il loro sviluppo. L’e. costituisce la base per una razionale profilassi. Un tempo riservata alle malattie infettive, la moderna e. si rivolge a tutte le malattie di rilevanza sociale, per quanto riguarda sia la morbilità che la mortalità.
Tutte le malattie infettive sono oggetto di indagini epidemiologiche, specialmente quelle che interessano stagionalmente grandi fasce della popolazione (influenza), quelle collegate a fenomeni migratori (tubercolosi, epatite virale, AIDS, colera, ecc.), e quelle potenzialmente epidemiche (per es., in anni recenti, SARS, encefalopatia spongiforme).
Le malattie del cuore raggiungono quasi la metà della mortalità totale nel mondo; l’e. studia i fattori di rischio a esse collegati (familiari, ambientali, lavorativi), utilizzando dati ospedalieri, universitari e ambulatoriali, che tuttavia forniscono un quadro epidemiologico sempre in difetto rispetto alla diffusione delle patologie.
Grande importanza nel campo dei tumori, rispetto ai fattori endogeni, si attribuisce ai fattori esterni all’organismo, collegati all’ambiente fisico e sociale, alle abitudini di vita e alimentari, che sono alla base delle variazioni della suscettibilità a particolari tipi di tumore. Per es., i giapponesi, che in patria si ammalano più frequentemente di tumori maligni dello stomaco, piuttosto che di tumori maligni della mammella, della prostata e dell’intestino crasso, quando emigrano negli USA modificano ed invertono questa loro tendenza; analogamente, gli ebrei che emigrano in Israele dall’Europa e dagli USA presentano la stessa incidenza di tumori che è tipica dei loro Paesi d’origine, mentre nei loro figli l’incidenza per quasi tutti i tipi di tumore ha i valori particolarmente bassi che si osservano in Israele.
Gli incidenti del traffico in determinati gruppi di età (per es., fra i 15 e i 24 anni), toccano percentuali di mortalità particolarmente elevate e aumentano in determinati periodi dell’anno. Anche dati di questo genere hanno interesse epidemiologico perché rivelatori di comportamenti sociali collettivi a rischio.