EOLI (Αἰολεῖς, Aeŏles)
Col nome di Eoli gli antichi designavano, con concetto più che altro negativo, in opposizione alle altre due, Ioni e Achei, la stirpe greca stanziata in paesi non tocchi dalla invasione dorica: così eolica fu ritenuta l'Etolia, l'Elide, l'Acarnania e l'Acaia in cui pur si parlavano dialetti dorici. Ma secondo il concetto moderno, fondato su criterî eminentemente linguistici, per Eoli s'intendono quei popoli che parlavano un dialetto affine a quello diffuso nell'Eolide d'Asia, e cioè soprattutto Tessali e Beoti. Furono infatti coloni tessali e beoti a stabilirsi in quella zona nord-occidentale dell'Asia Minore, dall'Ellesponto all'Ermo, con le prospicienti isole di Tenedo e Lesbo, che fu generalmente compresa sotto il nome di Eolide d'Asia. E qui si dovette primamente formare la denominazione etnica di Eoli. Sorta poi la coscienza dell'affinità etnografica tra i coloni tessali e beoti dell'Asia con gli abitanti della metropoli, è naturale che si estendesse questo nome anche alla metropoli. S'immaginò così che la Tessaglia prima che vi giungessero gl'invasori tessali dall'Epiro si chiamasse Eolia, e si ritenne pure che la Beozia fosse terra eolica. Questa estensione del nome Eoli agli abitanti della metropoli presenta un'analogia con l'estensione del nome Ioni: infatti 'Ιαονίν è chiamato da Solone il territorio dell'Attica, e anche in Omero gli Ateniesi che militavano sotto il re Menesteo sono chiamati 'Ιάονες.
La stirpe eolica è caratterizzata da particolarità : idiomatiche che la differenziano profondamente non solo dalle popolazioni ioniche, ma anche da quelle doriche (v. grecia: Lingua).
Bibl.: G. Busolt, Griech. Gesch., I, 2ª ed., Gotha 1893, pp. 192-196; J. Beloch, Griech. Gesch., 2ª ed., I, i, Strasburgo 1912, p. 88; E. Meyer, Gesch. des Altertums, II, 1ª ed., Stoccarda 1893, pp. 232-233.