Sbardella, Filiberto. – Artista e partigiano italiano (Palestrina 1909 - Roma 1983). Diplomato all’Accademia di Brera, dopo un precoce esordio nella pittura che vide la sua presenza in importanti collettive e manifestazioni quali la VI e la VII Triennale di Milano e la XX Biennale di Venezia, si impose sulla scena artistica nazionale elaborando uno stile personalissimo, che media le esigenze di una stretta aderenza al reale con le suggestioni di artisti quali R. Guttuso, A. Modigliani e C. Carrà. Negli anni Trenta sperimentò felicemente anche l’arte musiva (mosaici del Tempio dei caduti a San Pellegrino Terme; chiesa dei Ss. Pietro e Paolo di Graffignana, Palazzo del Gruppo Filzi, Milano). Interrotta l’attività artistica nel 1943-44 per aderire al movimento di liberazione Bandiera Rossa, cofondò il gruppo Armata rossa, al cui interno proseguì la lotta contro le forze nazifasciste. Nel dopoguerra, pur non abbandonando la produzione pittorica (mostra 24 marzo 1953, in ricordo dei martiri delle Fosse Ardeatine), fu attivo in importanti progetti architettonici di edilizia pubblica per la ricostruzione, quali il comprensorio di edilizia popolare nel quartiere Labaro di Roma, la sede della Regione Marche a Pesaro, l’impianto polisportivo comunale di Chianciano Terme e la scuola sindacale CGIL di Ariccia. Attivo in politica anche negli anni successivi, scrisse su periodici quali Movimento nuovo e Voce partigiana, collaborando con G. Di Vittorio nella CGIL. Nel 2019 il testo biografico Filiberto Sbardella. La terra è di chi la coltiva, a cura di P.B. Cicirelli, ha compiutamente ricostruito il percorso umano e professionale dell'artista.