Provenzano, Bernardo. - Mafioso italiano (Corleone 1933 - Milano 2016). Ha iniziato il suo percorso criminale compiendo reati di abigeato, macellazione illegale e piccoli furti, e affiliandosi negli anni Cinquanta al clan dei Corleonesi, per conto dei quali ha commesso i primi omicidi. Killer spietato, membro della banda responsabile della strage di viale Lazio a Palermo (10 dicembre 1969, cinque vittime nello scontro tra due opposte fazioni di Cosa nostra), è asceso ai vertici dirigenziali dei Corleonesi con S. Riina e L. Bagarella dagli anni Settanta, dopo l’arresto di L. Liggio, guidando il clan nella seconda guerra di mafia contro la cosca di G. Badalamenti; braccio destro di Riina, gli è subentrato nel 1993, a seguito del suo arresto, nella gestione di un complesso sistema di controllo su appalti, estorsioni, riciclaggio di denaro e traffico di stupefacenti. Accanito sostenitore della politica dello stragismo avviata da Cosa nostra contro istituzioni e individui impegnati nella lotta al sistema di potere mafioso, gli sono state comminate, tra le numerose altre, le pene dell’ergastolo in contumacia per le stragi di Capaci in cui hanno perso la vita G. Falcone , la moglie F. Morvillo e gli agenti della scorta R. Dicillo, A. Montinaro e V. Schifani, e di via D’Amelio, costata la vita a P. Borsellino e agli agenti della scorta A. Catalano, W. Cosina, V. Li Muli, E. Loi, e C. Traina. Latitante per 43 anni, è stato arrestato nel 2006 e detenuto nel carcere di Novara fino alla morte.