Messina Denaro, Matteo. – Mafioso italiano (Castelvetrano 1962 - L'Aquila 2023). Soprannominato U siccu o Diabolik, figlio del capomandamento di Castelvetrano Francesco Messina Denaro, lo ha affiancato e sostituito dopo la morte (1998) a capo del ramo trapanese di Cosa nostra, alleato dei corleonesi di T. Riina, guidandone una capillare infiltrazione nell’economia e nella finanza locali. Avviato adolescente alla microcriminalità, negli anni Novanta ha partecipato agli attentati progettati da Riina contro M. Costanzo e C. Martelli; figura cardinale nel 1992-93 dell’offensiva stragista di Cosa nostra, mandante degli attentati contro i giudici G. Falcone e P. Borsellino, per i quali nel 2020 è stato condannato all’ergastolo, ha iniziato la sua latitanza nel 1993, anno dell’arresto di Riina, affiancando il suo braccio destro e successore B. Provenzano nel traffico internazionale di droga e organizzando efferati crimini quali il sequestro e l’assassinio del quindicenne G. Di Matteo, figlio di un collaboratore di giustizia, per il quale nel 2012 gli è stata comminata la pena dell’ergastolo. Rappresentante di una nuova generazione di uomini di mafia, che oppone al modello familista tradizionale un’attitudine al consumo vistoso, è stato arrestato nel gennaio 2023, dopo trent’anni di latitanza, all’interno della clinica privata La Maddalena di Palermo, dove era in cura sotto falso nome, e trasferito in un carcere di massima sicurezza; nel marzo successivo è stata arrestata anche la sorella Rosalia (n. 1955), accusata di associazione mafiosa.