Coluccino, Osvaldo. - Compositore e poeta italiano (n. Domodossola 1963). Scoperto come compositore da L. Pestalozza, dopo un lungo lavoro di ricerca è approdato a un delicato dinamismo (Diade, duetti, 2002-11; Nel distacco, 6 brani per ensemble vocale, 2003-13; Antea, 3 brani per orchestra, 2003-24; Stanze, per pianoforte, 2004-11; Emblema, 2009-12, musica da camera; Destato nel respiro, 3 brani per grosso ensemble, 2018-24; Rispecchiato in quarzo, 3 brani per strumento solo ed elettronica, 2020-23; gli album per musica elettroacustica Absum, 1999; Dimensioni, 1997-2007, Neuma q, 2005; Parallelo, 2007-2009). Formatosi come poeta sulle suggestioni simbolistiche, è pervenuto a un linguaggio personale rigoroso, che indaga sulle possibilità della parola poetica come via di conoscenza; della sua produzione letteraria si citano qui: Cieli d’assenzio (1987-89); Gamete (1989-90); Quale leggerezza (1990); Scomparsa, tragedie (1991); Prematuri umori (1991-92); L’abbaglio del volatile, prose e racconti (1992-93); Quelle volte spontanee (1993); Appuntamento (1994-97); Manto (2001-03).