Cavallaro, Felice. – Giornalista e saggista italiano (n. Grotte, Agrigento, 1949). Conseguita la laurea in Legge all’Università di Palermo, dove ha successivamente svolto attività di docenza e partecipato alla fondazione del primo laboratorio di giornalismo dell'ateneo, ha iniziato a collaborare con il Giornale di Sicilia e, dal 1985, come inviato speciale del Corriere della Sera, per le cui pagine ha realizzato reportage in vari Paesi, quali tra gli altri gli Stati Uniti, Libia, Marocco e l'Iraq. Nel 2013 ha ideato il progetto La strada degli scrittori, itinerario culturale che celebra i grandi scrittori dell'Agrigentino, evolutosi sotto la sua direzione in un festival annuale e, dal 2017, in un master di scrittura patrocinato dall’Istituto della Enciclopedia Italiana. Ha affiancato all’attività di promozione culturale una densa produzione saggistica, in cui affronta con lucidità e accuratezza il nodo problematico della mafia, analizzato anche attraverso le storie individuali dei protagonisti della lotta alla criminalità organizzata: Mafia. Album di Cosa nostra (1992); Lettera ai mafiosi: vi perdono ma inginocchiatevi (con R. Schifani, 1992, adattato nell'omonimo film di C. Bonivento nello stesso anno); La guerra dei giusti: i giudici, la mafia la politica (con G. Ayala, 1993); Il caso Contrada (1996); Oltre il buio. Dopo Capaci, via d’Amelio e gli orrori di Cosa nostra (con R. Costa, 2002); Sciascia l’eretico (2019); Francesca. Storia di un amore in tempo di guerra (2022, premio Nino Martoglio 2024).