ENRIQUES AGNOLETTI, Anna Maria
Nacque a Bologna il 14 settembre 1907, di padre ebreo e madre cattolica. Donna di profonda cultura fu spinta all'azione politica da un impulso tutto morale: al fascismo, infatti, rimproverava l'avvilimento della dignità e libertà della persona umana. A Roma, dal 1940, fu tra i fondatori e i propagandisti più attivi nel movimento (poi, Partito) cristiano sociale, propugnante un socialismo liberale ispirato al Vangelo. Dopo l'8 settembre 1943, svolse a Firenze azione politica e partigiana. Arrestata, insieme con la madre, il 15 maggio 1944 sotto le più gravi accuse, fu sottoposta a torture tremende. Il suo silenzio, la fortezza del suo carattere, avvalorarono i sospetti che essa fosse personaggio di primo piano della resistenza toscana. Il 12 giugno, prelevata dal carcere dalle SS tedesche, fu condotta in campagna, a Cercina; e qui, senza nemmeno il simulacro di un giudizio, fu uccisa - sola donna insieme ad altri sei patrioti - con una rivoltellata alla nuca. Alla sua memoria è stata conferita la medaglia d'oro al valor militare.
Bibl.: L. Monetti Barbieri, A. M. E., Milano s. a.; A. A. Fumarola, Essi non sono morti, Roma 1945, pp. 119-122.