ENRICO X duca di Baviera e di Sassonia, detto il Superbo
Secondo figlio del duca Enrico IX il Nero (che regnò dal 1120 al 1126), nato circa il 1102, fu il fondatore della potenza della casa Guelfa in Germania. Nelle vicende elettorali che seguirono la morte dell'imperatore Enrico V, suo padre sosteneva Lotario di Suplimburgo, candidato dell'alto clero, mirando a ottenere la mano di Gertrude, figlia ed erede di Lotario, per il figlio Enrico. Il matrimonio ebbe luogo infatti nel 1127, un anno dopo che Enrico era succeduto a suo padre (morto nel 1126) nel ducato di Baviera e nei possessi di famiglia in quel ducato: dacché il fratello minore, Guelfo VI, ereditava solo i possessi di famiglia che si trovavano in Svevia. Pertanto, nei contrasti sorti tra le case Hohenstaufen e Guelfa in seguito all'elezione di Lotario, Enrico si schierò dalla parte di quest'ultimo; e sostenitore di Lotario III fu anche nella seconda spedizione in Italia contro Ruggiero II di Sicilia (1136-37). Egli ebbe anzi il comando dell'esercito imperiale che traversava la Toscana, al quale si era unito anche il papa Innocenzo II. E qui sorse un conflitto fra lui e il papa, quando, per evitare un indugio nella marcia, egli volle riconoscere l'abate Rainaldo di Montecassino che sosteneva l'antipapa Anacleto II. Nella marcia di ritorno dall'Italia, l'imperatore gli cedette il margraviato della Toscana, dopo avergli concesso già nella prima spedizione in Italia l'usufrutto dei beni della contessa Matilde, considerati come un feudo papale, e nell'atto di morire lo indicò ai principi come suo successore. Ma dopo la morte dell'imperatore (4 dicembre 1137), avendo Enrico ottenuto anche il ducato di Sassonia, eredità della moglie Gertrude, la sua troppo grande potenza, il contrasto sorto in Italia fra lui e la Curia romana, impedirono la sua elezione. Per la volontà del papa, fu eletto invece Corrado III della casa di Hohenstaufen. Fallirono trattative fra Corrado ed Enrico perché quest'ultimo rinunziasse al ducato di sassonia: Enrico fu quindi condannato all'esilio e gli furono tolti i suoi feudi, dei quali la Sassonia fu data ad Alberto l'Orso di Brandeburgo e la Baviera al fratellastro del re, il margravio Leopoldo d'Austria della casa di Eabenberg. Ne seguì la guerra civile fra gli Hohenstaufen e i Guelfi. Gli avvenimenti volgevano favorevolmente al Guelfo: la Sassonia gli era assicurata dall'imperatrice vedova, egli stesso otteneva dei vantaggi contro Corrado. Ma Enrico il Superbo moriva improvvisamente a Quedlinburg il 20 ottobre 1139.
Bibl.: S. Riezler, Geschichte Bayerns, 2ª edizione, I, ii, Gotha 1927, pagine 324-255.