VANNINI, Enrico
– Nacque a Siena il 4 dicembre 1914 da Armando e da Luisa Bernini.
Il suo interesse per la storia naturale e la biologia fu precocissimo: appena sedicenne esordì con il saggio intitolato Note sulle forme larvali di Leptomysis linguura (in Pubblicazioni della Stazione zoologica di Napoli, 1930, n. 10, pp. 285-296), che era stato preparato presso l’Istituto di zoologia, anatomia e fisiologia comparate dell’Ateneo senese, diretto da Giuseppe Colosi. Di lì a breve Vannini proseguì gli studi con Umberto D’Ancona, che a Siena nel 1930 succedette a Colosi.
Insieme con Luisa Volterra, moglie di D’Ancona, pubblicò le Osservazioni sulla sistematica e sulla ecologia di Cladoceri dei dintorni di Siena, in Bollettino di zoologia, 1933, n. 3, pp. 24-33, affiancato dal Contributo alla conoscenza dei Cladoceri dell’Italia Centrale. Il Diaphanosoma e la Bosmina del Laghetto di Poggio ai Pini presso Siena, in Internationale Revue der gesamte Hydrobiologie und Hydrographie, 1933, n. 29, pp. 360-405.
Nel 1939 si perfezionò in medicina e chirurgia presso la Scuola normale di Pisa per poi trasferirsi come assistente nell’Istituto di zoologia e anatomia comparata presso l’Ateneo di Padova, già diretto da D’Ancona dal 1936. Nel 1952 ottenne la cattedra di zoologia e anatomia comparata nell’Università di Modena. Nel 1958 venne chiamato a Bologna a ricoprire la cattedra di zoologia succedendo a Pasquale Pasquini, anche nella direzione del Museo di zoologia dell’Ateneo felsineo, rimanendovi fino al 1983. Fu animatore dell’Unione zoologica italiana anche in veste di presidente per due mandati, dal 1969 al 1972; fu socio fondatore del Gruppo embriologico italiano, della Società italiana di biologia marina, della Società europea di endocrinologia, dell’Unione bolognese dei naturalisti, che presiedette dal 1960 al 1975, dell’American association for the advancement of science, e infine socio dell’Accademia nazionale dei Lincei.
Morì a Bologna il 27 novembre 1989.
Autore di oltre centoventi pubblicazioni, Vannini cominciò a interessarsi precocemente al settore delle ricerche relative ai fenomeni di determinazione e differenziamento del sesso nei Vertebrati. Al 1936 risale lo studio, condotto insieme con Adolfo Mazzeschi, intitolato Nuove ricerche sul precoce differenziamento sessuale delle anguille, in Bollettino di zoologia, 1936, n. 7, pp. 58-66, cui seguirono le tante ricerche dedicate alle gonadi degli Anfibi, di cui studiò la formazione e la posizione degli abbozzi, i fenomeni di inversione sessuale dietro trattamento di ormoni steroidi (Sull’origine interrenale dei ‘cordoni della rete’ e dei ‘corpi grassi’ durante lo sviluppo delle gonadi e sulla partecipazione dell’interrenale ai processi di intersessualità giovanile nella Rana agilis, in Atti della R. Accademia d’Italia. Memorie della Classe di scienze fisiche, matematiche e naturali, 1932, n. 13, pp. 731-790; Nuove osservazioni sullo sviluppo delle gonadi e sul comportamento delle cellule germinative in una razza indifferenziata di Rana agilis, in Atti della Reale Accademia d’Italia. Rendiconti della Classe di scienze fisiche, matematiche e naturali, s. 7, 1940, n. 1, pp. 790-799; Rapida azione mascolinizzante del testosterone sulle gonadi di girini di Rana agilis, ibid., s. 7, 1941, n. 2, pp. 1-11; Le varie fasi dello sviluppo delle gonadi negli Anfibi, in rapporto con il loro determinismo fisiologico e sperimentale, in Atti del Reale Istituto veneto di scienze, lettere ed arti, 1942-1943, n. 102, pp. 7-42; Ripartizione dei gonociti primari e origine dell’asimmetria delle gonadi nell’embrione di pollo, ibid., 1944-1945, n. 104, pp. 1-20; Esperimenti sullo sviluppo normale della gonade in assenza del blastema mesofrenico nei girini di Rana agilis, ibid., pp. 56-63; Ormoni steroidi e differenziamento sessuale, ibid., 1948, n. 107, pp. 7-15; La determinazione e il differenziamento del sesso nei Vertebrati, in La ricerca scientifica, 1949, n. 19, pp. 3-10, con Umberto D’Ancona). A quel filone associò lo studio dei fenomeni di riproduzione sessuale e asessuale negli Anellidi policheti (Studi sulla sessualità e sui poteri rigenerativi nel polichete ermafrodita Salmacina incrustans Clap., in Pubblicazioni della Stazione zoologica di Napoli, 1950, n. 22, pp. 211-256). Negli anni conclusivi Vannini si interessò, coadiuvato da Anna Stagni, ai fenomeni di rigenerazione delle idre e parallelamente delle planarie, insieme con Elvezio Ghirardelli e Mario Grasso.
Assidua la cura dedicata alla didattica, per la quale dispiegò una serie di strumenti a partire dalle Lezioni di anatomia comparata: per gli studenti di Scienze naturali e biologiche, edite a Padova nel 1945, cui fecero seguito gli Appunti di zoologia (Bologna 1977) e Zoologia dei Vertebrati (Torino 1982). Vannini curò anche la prefazione della traduzione italiana, compiuta da Maria Luisa Dionisotti, del fortunato volume di Harold Munro Fox sul comportamento animale (La personalità degli animali, Milano 1955) e tradusse, adattandone il testo, il manuale di zoologia di Elmer Lendell Cockrum e William J. Maccauley (Zoologia, Padova 1970). Non trascurò anche la dimensione divulgativa, pubblicando alcuni saggi nella rivista Natura e montagna, tra cui L’evoluzione della sessualità (1961, n. 1, pp. 15-20); Carlo Darwin naturalista (1982, n. 29, pp. 5-16), affiancandovi anche i profili di contemporanei, fra cui In memoria di Umberto D’Ancona (1964, n. 4, pp. 208-211); Alessandro Ghigi: memoria (1970, n. 10, pp. 17-20) e Attualità di Alessandro Ghigi come naturalista (1980, n. 27, pp. 237-241).
Fonti e Bibl.: A. Toschi, Guida del Museo di zoologia della Università di Bologna, in Natura e montagna, 1984, n. 31, pp. 1-11; E. Ghirardelli, E. V., 1914-1989, in Notiziario s.i.b.m. organo ufficiale della Società italiana di biologia marina, 1990, n. 18, pp. 24 s.; Id., E. V. (1914-1989), in Italian journal of zoology, 1992, n. 59, pp. 117 s.; R. Milani, L’evoluzione dell’Unione zoologica italiana nei cento anni della sua storia, ibid., 1999, n. 66, pp. 399-417.