MARTINI, Enrico
Uomo politico, nato a Crema nel 1818, morto ivi il 26 aprile 1869. Era cognato di Luciano Manara, di cui aveva sposato una sorella. Riuscito a penetrare in Milano prima delle Cinque Giornate, fu incaricato dal governo provvisorio della Lombardia di recarsi da Carlo Alberto a chiederne l'intervento e poco dopo ebbe dallo stesso una missione di fiducia al quartier generale del re sabaudo. Sembra non disimpegnasse bene il suo mandato, che dovette tralasciare di compiere, e fu inviato in via ufficiosa presso il governo provvisorio di Venezia. Dopo i disastri piemontesi in Lombardia (agosto 1848), riparò a Torino, ottenne la cittadinanza sarda e dal Perrone, ministro degli Esteri, inviato in missione a Parigi, quindi plenipotenziario alla conferenza di Bruxelles, che però non ebbe luogo. Tornato in Piemonte, fu inviato straordinario presso il pontefice a Gaeta (gennaio 1849). Escluso dall'amnistia austriaca, fu di nuovo in Piemonte, ed eletto deputato alla IV legislatura per un collegio di Genova. Nel 1853 era a Parigi, ma subito dopo rientrò in Lombardia; e dopo le vittorie del 1859, fu rieletto deputato alla VII legislatura per il collegio della sua città natale, e alla camera sedette pure per le legislature IX e X. Scrisse Memorie recentemente messe in luce, non nella loro integrità.
Bibl.: C. Pagani, Uomini e cose in Milano dal marzo all'agosto 1848, Milano 1906.