Architetto italiano (Venezia 1887 - Milano 1952). Passato dal tradizionalismo eclettico a un rigoroso costruttivismo, si dedicò in particolare alla progettazione di case economiche (quartiere "alla Fontana", 1927-30, Milano; case operaie "al Bissoncello", 1929-30, Rozzano; ecc.) e all'indagine, aggiornata sulle principali esperienze europee, della tecnica distributiva e costruttiva dell'abitazione (La costruzione razionale della casa, 1931). Altre opere: a Milano, Istituto di patologia medica dell'università (1931-32); l'Arengario (1937-42, 1956; in collab. con G. Muzio e altri).