FERMI, Enrico (XVII, p. 33)
Nel 1935 gli fu conferito il premio Nobel per la fisica, per le sue ricerche, condotte presso l'università di Roma, sulla tecnica del bombardamento nucleare (impiego dei neutroni rallentati), nel corso delle quali giunse alla scoperta di circa 80 nuovi nuclei artificiali. Nel 1937 si trasferì negli S. U., dove ricoprì la cattedra di fisica teorica presso la Columbia University. Nel 1939 con G. B. Pegram, prospettò al governo americamo l'importanza militare delle allora recenti scoperte relative al fenomeno della scissione dell'uranio, scoperte che, in particolare, si riallacciavano ai lavori (1934) del F. stesso. Il F. si trovò così, durante il corso di tutta la guerra, a collaborare con il governo degli S. U., alla realizzazione dei progetti per lo sfruttamento ai fini bellici dell'energia nucleare (v. bomba atomica, in questa App.). Sono da ricordare i suoi studî del 1930-31 sulla elettrodinamica quantistica (teoria della radiazione), e quelli del 1934, sulla radioattività β, che introdussero l'ipotesi del neutrino per mantenere i principî fondamentali di conservazione dell'energia e dell'impulso.