ENRICO di Morungen
Poeta tedesco, di nobile famiglia del castello di Morungen presso Sangerhausen, nato verso la fine del sec. XII. Nel secondo decennio del sec. XIII lo troviamo alla corte del margravio Dietrich von Meissen, e, come miles emeritus, trae rendite dal convento di S. Tommaso in Lipsia. Uno dei più fecondi Minnesinger, parafrasa Bernard de Ventadour, il conte di Poitou, Jaufré Rudel, Peire Vidal, ecc., scrive poesie graziose e profonde, piene di vivacità e di fantasia, che tradiscono l'influenza dei trovatori provenzali. Riporta al Minnedienst immagini ed espressioni prima usate per la Vergine. In un Volkslied (Vom edlen Moringer) viene rappresentato come il marito scomparso che, tornando a casa improvvisamente, trova la moglie sul punto di contrarre nuove nozze. Nella Manessesche Handschrift E. di M. è rappresentato con in mano un rotolo svolto con una scritta, e accanto a lui una dama col cagnolino.
Ediz.: H. van der Hagen, Minnesinger, I, 1838; Lachmann e Haupt, Des Minnesangs Frühling, 4ª ed. a cura di F. Vogt, Lipsia 1923; K. Bartsch, Deutsche Liederdichter, 7ª ed., Berlino 1914; C. V. Kraus, Die Lieder H. v. M., testo e traduz., Monaco 1925. Un'altra versione ne diede K. Hess-Worms, Die Liebeslieder H. v. M., Monaco 1922.
Bibl.: E. Sievers, Zu H. v. M., in Beiträge zur Geschichte der deutschen Sprache und Literatur, L (1927).