Verseggiatore (m. 1083). Canonico e maestro nella scuola vescovile, morì nel chiostro di s. Magno, dopo essere stato espulso dalla città insieme al vescovo Wigoldo del partito imperiale. Compose un poema didattico, Planctus Evae, in 2300 esametri leonini, nel quale il racconto biblico della creazione è ampliato con interpretazioni allegoriche e mistiche, con digressioni teologiche e anche allusioni a fatti contemporanei.