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BESANA, Enrico

di Carlo Emanuele Giartosio - Enciclopedia Italiana (1930)
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BESANA, Enrico

Carlo Emanuele Giartosio

Patriota e viaggiatore. Nacque in Milano nel 1813 da famiglia facoltosa. Educato a sentimenti liberali, membro attivo della Giovine Italia, si dedicò a un'ardente propaganda delle idee di libertà e di patria fra gli studenti dell'ateneo pavese, ma dovette ben presto cercare rifugio a Milano, di dove esulò a Lugano presso gli zii materni. Nel marzo del'48 accorreva alle barricate di Milano; poi con i Carabinieri di Lombardia combatteva a Monte Baldo, a Sommacampagna ed a Bergamo, e nel'49 fra le truppe di Carlo Alberto alla Bicocca. Nel 1859 combatteva con Garibaldi; nel 1860 fu eletto deputato al parlamento subalpino per Cassano d'Adda, ma, non portato alle dispute parlamentari, poco ebbe a segnalarsi nel nuovo ufficio; partecipò invece con grande attività alla sottoscrizione per il milione di fucili, e fu a Napoli, non ancora caduto il Borbone, per conto del Cavour. Nel 1866, accorso come soldato semplice tra le guide di Garibaldi, chiudeva così la sua attività di combattente; e da allora si dedicava alla sua passione dominante, quella dei viaggi (parecchi ne aveva già compiuti in Europa e nel Levante), mettendo in atto il progetto di compiere il giro del mondo. Partito nel 1868, visitò i porti della Cocincina e della Cina, spingendosi fino a Pechino; passò poi in Giappone e attraversato il Pacifico percorse la California, valicò le Montagne Rocciose e, viaggiando parte in diligenza e parte in ferrovia, raggiunse il Canada, di dove per la malattia di un fratello fu costretto a rimpatriare. Nelle lettere e memorie inviate ad alcuni giornali si rivelò, oltre che viaggiatore accurato e metodico, dotato di notevole spirito d'osservazione. Nel marzo del 1870 iniziava un secondo viaggio intorno al mondo in senso inverso, che fu però interrotto quando, visitati gli stati sud-americani e giunto a Panamá, la notizia dell'assedio di Parigi lo fece accorrere di qui in Francia. Fu anch'egli nella città assediata; poi, nell'aprile del 1872, riprendendo il suo disegno, partiva da Le Havre per New York accompagnato dal figlio di Luciano Manara. Attraversato il continente americano in ferrovia, salpava per Honolulu; visitava quindi l'Arcipelago dei Navigatori, le Isole Figi e la Nuova Zelanda, di cui percorreva le splendide ma ancora inospitali regioni interne. Passato in Australia e dopo una breve sosta in Tasmania, rimpatriava per la via dell'India. Nel 1876 fu in Islanda; nell'anno seguente, mentre si preparava a nuovi viaggi, moriva improvvisamente a Genova (31 gennaio 1877).

Bibl.: Nel Boll. della Soc. Geogr. Ital. (1877) v. la commemorazione di lui fatta a G. Adamoli, Notizie del B. si trovano inoltre in: F. della Chiesa, Noterelle varesine, Varese 1866; in L. Pullé, Patria, Esercito e Re; nell'opera di Michele Rosi, Il Risorgimento italiano (Lessici Vallardi), II; e in T. Sarti, Il Parlamento Subalpino e Nazionale, Terni 1890.

Vedi anche
Finzi, Giuseppe Patriota e uomo politico italiano (Rivarolo, Mantova, 1815 - Mantova 1886). Iscritto alla Giovine Italia, nel 1844 andò a Londra per conoscere Mazzini. Nel 1848, rifiutando di accettare l'armistizio Salasco, continuò a combattere con la colonna garibaldina, con la quale riparò poi a Lugano. Tornato a ... Cialdini, Enrico, duca di Gaeta Generale e diplomatico (Castelvetro di Modena 1811 - Livorno 1892); compromesso nei moti liberali del 1831 passò in Portogallo, donde raggiunse la Spagna per combattere (1835) contro i carlisti. Scoppiata nel 1848 la guerra del Piemonte contro l'Austria, tornò in Italia (da Parigi dove si trovava) e ... Rattazzi, Urbano Uomo politico (Alessandria 1808 - Frosinone 1873). Esponente della sinistra al Parlamento piemontese e ministro, nel 1852 strinse un'alleanza parlamentare (il cosiddetto connubio) con Cavour. Ministro di Grazia e giustizia (1853) e dell'Interno (1855), promosse la legge sulla soppressione degli ordini ... Azèglio, Massimo d' Patriota, scrittore e statista (Torino 1798 - ivi 1866). Dopo essersi dedicato alla pittura e, con buon successo, alla letteratura, intorno al 1843-44 si avvicinò alla politica, che lo vide partecipare alla prima guerra d'indipendenza e poi essere primo ministro del Piemonte, nella cui veste promosse ...
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  • ASSEDIO DI PARIGI
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Vocabolario
enrico
enrico s. m. (pl. -chi). – Nome di varie monete fatte coniare da sovrani di nome Enrico o portanti il suo nome: tra esse, il denaro poi chiamato bolognino, coniato a Bologna dal 1191 e che portava il nome dell’imperatore Enrico VI al quale...
buòn Enrico
buon Enrico buòn Enrico locuz. usata come s. m. – Erba perenne della famiglia chenopodiacee, detta anche colubrina, tutta buona, spinacio selvatico (lat. scient. Chenopodium bonus-Henricus): ha fusti poco ramosi, foglie triangolari, ondulate...
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