• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

BERTANZA, Enrico

di Giulio Monteleone - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 9 (1967)
  • Condividi

BERTANZA, Enrico

Giulio Monteleone

Nato a Limone (Brescia) il 22 dic. 1844, dimostrò fin dagli studi liceali la sua attitudine alla ricerca erudita e storica raccogliendo materiale per una cronologia antichissima greco-romana. Nel 1866, dopo aver frequentato per un anno l'università per l'insegnamento secondario presso la R. Accademia scientifico-letteraria di Milano, insegnò lettere e storia presso un istituto privato di Venezia. Ripresi gli studi nel 1867, conseguì nel 1869 la patente per l'insegnamento ginnasiale e liceale di filosofia, storia e geografia. Nello stesso anno ottenne l'incarico di assistente alla cattedra di filosofia, storia, pedagogia e filosofia teoretica presso l'università di Padova, che conservò fino al 1872.

Il B. pubblicò a Padova nel 1869 uno studio su L'Università dall'origine al Risorgimento, in cui tracciò soprattutto una storia dell'università nel Medioevo, ritenendo che "nell'era medioevale l'Università si presenta[va] nel suo più puro, più vergine e più brillante stadio".

Il B. non limitò la sua indagine soltanto alle università italiane, ma la estese anche a quelle straniere con metodo storicistico secondo il quale "la storia delle università non è scompagnata da quella dei luoghi e del tempo in cui vissero" (Dalla Santa). Attese inoltre a riordinare l'Archivio antico dell'università, raccolse documenti e notizie sulla storia della facoltà filosofica, e questa sua attività ricordò più tardi, recensendo (Riv. storica ital.,V[1888], pp. 193-197) uno studio dei Gabotto su Giasone dei Maino (Torino 388), di cui poté con esattezza indicare la permanenza a Padova, basandosi su tre decreti del Senato veneto da lui ritrovati nell'Archivio di Stato di Venezia.

Nel 1872 il B. collaborò al foglio moderato Il Giornale di Padova,con una saltuaria ma frequente Cronaca universitaria, firmata "E. D. B.", in cui trattò i problemi organizzativi, economici e strutturali dell'università italiana e di Padova in particolare, in relazione al progetto di parificazione delle università, che egli sostenne dalle colonne della sua rubrica. Discusse pure in un lungo articolo (Il bilancio della Pubblica Istruzione e l'Università di Padova), pubblicato a puntate nello stesso giornale, questioni finanziarie e organizzative delle facoltà, auspicando anche per lo Studio padovano l'istituzione di scuole di applicazione.

Nel 1873, in seguito al pareggiamento dell'università di Padova, soppresso il posto di assistente, ottenne la direzione delle scuole tecniche, ginnasiali, elementari a Feltre e quindi a Este fino al 1884, anno in cui fu nominato ispettore scolastico a Venezia. Continuò anche allora a dedicare tempo e studi alla ricerca erudita e archivistica, ordinando l'archivio della famiglia dei conti Bellato a Feltre, esumando documenti sulle mura di questa città e compiendo studi su famiglie feltrine: tutta questa sua operosa attività di ricercatore rimase però inedita. Nel 1880 pubblicò a Padova una De Graecorum chronologia antiquissima i. e. de temporibus praetroianis.

L'ampia dissertazione era la prima parte di un più vasto piano di studi che avrebbe dovuto comprendere, oltre a una seconda parte sullo stesso argomento, anche una cronologia dell'Italia antichissima e preromana, studi, però, che il B. non portò mai a termine. Riconfermò il suo interesse per le questioni cronologiche recensendo (Riv. stor. ital., II[1885], pp. 565-80) uno studio del Rolando (Milano 1884) sulle principali ere.

Negli anni trascorsi a Venezia il B. raccolse in lunghe e pazienti ricerche nell'Archivio di Stato, e particolarmente nella sezione notarile e nel fondo dei Riformatori allo Studio di Padova,documenti interessantissimi sull'istruzione durante la Repubblica veneta, ma non pubblicò mai nulla tranne una raccolta di documenti editi e inediti sul dialetto veneto tratti anche dai fondi dei Procuratori di S. Marco, dei Giudici di Petizione, dalla Cancelleria Inferiore, ecc., pubblicata insieme con V. Lazzarini (Il dialetto veneto sino alla morte di Dante Alighieri, Venezia 1891).

Discontinua fu pure la sua collaborazione a La Scintilla di Venezia negli anni 1891 e 1892; due suoi studi sulla Biblioteca di S. Marco e sulla protezione dei fanciulli a Venezia rimasero incompiuti.

Il B. lasciò una raccolta molto ampia di materiale documentario riguardante maestri, scuole e scolari in Venezia, che alla sua morte fu acquistata dalla R. Deputazione veneta di Storia Patria e solo in parte pubblicata postuma: Monum. stor. pubbl. dalla R. Deputaz. venera di Storia Patria, s. 1, Documenti, XII, Doc. per la storia della cultura in Venezia ricercati da E. B. riveduti sugli originali e coordinati per la stampa da Giuseppe Dalla Santa, I, Maestri, scuole e scolari in Venezia fino al 1500, Venezia 19o7.

Il B. morì a Venezia il 16 agosto dell'anno 1898.

"Modesto erudito bresciano" il B. fu definito da Vittorio Rossi; e in realtà egli, nonostante un'autentica attitudine alla ricerca erudita, non seppe e non poté portare a termine studi complessi ed esaurienti. Sollecitato da molteplici interessi cronologici, storici ed eruditi, non fu tra gli ultimi nella numerosa schiera di studiosi (Fulin, Paruta, De Leva, Barozzi, Lazzarini, ecc.), che attendevano o si accingevano a ricostruire su nuove basi storicistiche le vicende della Repubblica veneta.

Bibl.: La fonte principale della biografia del B. è la prefazione di G. Dalla Santa a Doc. per la storia della cultura in Venezia…, Venezia 1907; G. De Leva, Cenni sopra una dissertaz. del prof. E. B.: "De Graecorum chronologia antiquissima", in Atti del R. Ist. ven. di scienze, lett. e arti, s. 5, VI (1879-1880), pp. 607-617; V. Rossi, Maestri e scuole a Venezia verso la fine del Medio Evo, in Rend. del R. Ist. lomb. di scienze e lett., s. 2, XI, (1907), pp. 765-781, 843-855 (poi in Scritti di critica letteraria. Dal Rinasc. al Risorg., Firenze 1930, III, pp. 31-64); V. Cian, recens. a Doc. per la storia della cultura…, in Arch. stor. ital., s. 5, XLI (1908), pp. 172-189; G. Brognoligo, La cultura veneta,  in La Critica,  XXI(1923), p. 33; Encicl. biogr. e bibi. ital., s. 38, Pedagogisti ed educatori, a cura di E. Codignola, Milano 1939, pp. 65 s.

Vedi anche
università università Istituto scientifico e didattico di ordine superiore che ha potere di conferire un riconoscimento giuridico particolare a chi ha fruito dell’insegnamento impartito all’interno di esso dai docenti delle varie materie. 1. Le universita degli studi nella storia Nell’antichità classica non ... conte Titolo nobiliare che nella gerarchia araldica segue quello di marchese. ● A Roma, nell’età repubblicana, il conte (comes) assisteva e consigliava i magistrati preposti al governo delle province. Con Costantino il termine indicò una serie di pubblici funzionari: alcuni dirigevano importanti uffici centrali ... senato In Roma antica, il supremo consiglio dello Stato, costituito, almeno in origine, da persone anziane. Il nome è attribuito, per analogia, anche ad altri consessi di anziani del mondo antico, che avevano funzioni affini. Nel Medioevo senato fu nome di varie magistrature. Nel diritto pubblico moderno, è ... Medioevo Età intermedia tra l’antica e la moderna. Secondo l’accezione più diffusa è il periodo compreso fra la caduta dell’Impero Romano d’Occidente (476) e la scoperta dell’America (1492). 1. Il giudizio sul Medioevo La sequenza di questi 10 secoli è stata per la prima volta considerata come un periodo a ...
Categorie
  • BIOGRAFIE in Storia
Vocabolario
enrico
enrico s. m. (pl. -chi). – Nome di varie monete fatte coniare da sovrani di nome Enrico o portanti il suo nome: tra esse, il denaro poi chiamato bolognino, coniato a Bologna dal 1191 e che portava il nome dell’imperatore Enrico VI al quale...
buòn Enrico
buon Enrico buòn Enrico locuz. usata come s. m. – Erba perenne della famiglia chenopodiacee, detta anche colubrina, tutta buona, spinacio selvatico (lat. scient. Chenopodium bonus-Henricus): ha fusti poco ramosi, foglie triangolari, ondulate...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali