BERNARDI, Enrico
Nacque a Milano l'11 marzo 1838. Giovanissimo riuscì ad entrare al Teatro alla Scala come suonatore di trombone e come copista presso la Casa Ricordi. Dedicatosi contemporaneamente alla composizione, fece eseguire il suo primo ballo, Le illusioni d'un pittore, al Teatro Carcano di Milano nel 1854, e in questo genere di musica rivelò ben presto una vena di straordinaria facilità, anche di notevole valore.
Fra i suoi numerosi balli (circa una sessantina, alcuni dei quali furono pubblicati dalla Casa Lucca di Milano) sono da ricordare: Frontino o astuzie contro astuzie (coreografo M. D'Amore, Milano, Teatro Carcano, carn. 1854), Juanita (coreografo F. Fusco, ibid., primavera 1857), Una colpa (Id., ibid., autunno 1857), Ida d'Orvald, in collaborazione con L. Madoglio (coreografo A. Pinzuti, Roma, Teatro Argentina, autunno 1859), Marco Visconti (coreografo A. Fusco, Milano, Teatro della Scala, 5 sett. 1860) e Zeliska (Id., ibid., 27 Ott. 1860, entrambi di felicissimo successo, Iselda, in collaborazione con G. Giaquinto e P. Giorza (Napoli, Teatro dei Fondo, autunno 1861), Pasquale Buono (coreografo G. Pratesi, Milano, Teatro alla Canobbiana, carn. 1862), Il ritorno di Boemondo in Salerno (Id., ibid., carn. 1863), Il falco della rupe (coreografo G. Ronghi, Milano, Teatro Carcano, carn. 1864), Goffredo di Warch ovvero lo spettro di un duca (coreografo G. Pratesi, Milano, Teatro alla Canobbiana, carn. 1866), Emma, in collaborazione con P. Giorza (coreografo P. Bozzi, Milano, Teatro alla Scala, 14 marzo 1866), Don Pacheco de los Alpunchares (coreografo L. Danesi, ibid., primavera 1867), Ilda (Id., Trieste, Teatro Comunale, dicembre 1867), Gretschen, in collaborazione con A. Venanzi (Id., Milano, Teatro Ciniselli, estate 1868), di gran successo e più volte rappresentato nei maggiori teatri italiani e stranieri, La fata Nix (A fada Nix), in collaborazione con P. Giorza (Id., Lisbona, Teatro S. Carlos, quaresima 1870), Ate e Cola di Rienzi (coreografo G. Pogna, Venezia, Teatro Apollo, estate 1872) e infine Ettore Fieramosca (Id., Milano, Teatro alla Canobbiana, quaresima 1880). Il B. si conquistò anche una discreta fama con le seguenti opere teatrali: Faustina (libr. di G. Inverni), Lodi, Teatro Sociale, luglio 1868 (poi rinnovata e rieseguita al Teatro Ciniselli di Milano nel luglio 1869 con il titolo I Romani nelle Gallie); Il granduca di Gerolstein (libr. di C. Arrighi), Milano, Teatro Milanese, 3 genn. 1871; El Marchion di gamb avert (rifacimento da C. Porta di F. Fontana), Milano, Teatro dei Castello, 14 luglio 1875; Patria (libr. di F. Pagavìni, tratto dall'ornonimo dramma di V. Sardou), Lodi, Teatro Sociale, 5 febbr. 1879; Caterina da Vinzaghi (libr. di Massa), Vercelli, Teatro Civico, 8 febbr. 1879, delle quali El Marchionn di gamb avert e Patria ottennero buon successo di pubblico e di critica.
Divenuto direttore di copisteria della Casa Ricordi, il B. aveva, nel 1859, lasciato questo posto per istituire e dirigere un corpo scelto di musica (banda Garibaldi) che artisticamente e numericamente era quasi alla pari con quello municipale di Milano.
All'attività di compositore il B. aggiunse poi anche quella di maestro concertatore e direttore d'orchestra nei principali teatri d'Italia, dimostrando grande accuratezza e acuto senso dello spettacolo nel 1872 al Teatro Apollo di Venezia, nel 1874-75 al Teatro Comunale di Trieste e nel 1878 alla Scala di Milano e al Comunale di Bologna, nelle serate in cui cantò Adelina Patti.
Una Tavola dimostrante gli unisoni, l'estensione delle voci, e di tutti gli strumenti usati nelle orchestre e nelle musiche militari, pubblicata dal B. a Milano presso G. Canti (s.d.), fu probabilmente frutto di questa sua esperienza in quegli anni e un modesto contributo pratico allo studio della direzione orchestrale. Recatosi in America, diresse a Parà (Brasile) l'Istituto musicale Carlo Gomez per qualche tempo.
Morì a Milano il 17 luglio igoo, lasciando, oltre alle opere citate, un gran numero di ballabili alla moda (molti stampati presso le principali case editrici milanesi, Ricordi, Lucca, G. Canti, ecc.), musica per riviste in dialetto (A Zig Zag, Milano 1874, e Menimpipi, ibid. 1876), musica per banda e per pianoforte, di cui si ricordano in particolare Ad A. Manzoni., Preludio funebre (F. Lucca, Milano 1874) e 1881. L'esposizione nazionale in Milano. Ricordo musicale (ibid. s.d.).
Fonti e Bibl.: Roma, Bibl. di S. Cecilia (sala di consultazione), M. de Carvalhaes, Catalogo dos Librettos na ordem alphabetica… de Operas… de Bailes theatraes, ms., I, II, passim (v. Indice, II,p. 398); G. Masutto, I maestri di musica ital. nel sec. XIX. Not. biografiche, Venezia 1882, pp. 18 s.; G. C. Bottura, Storia aneddotica documentata del Teatro Com. di Trieste…, Trieste 1885, pp. 461 s., 509, 511; P. Cambiasi, La Scala. 1778-1906, Milano 1906, pp. 428-430; C. Gatti, Il teatro alla Scala nella storia e nell'arte 1778-1963, II, Milano 1964, pp. 199, 201, 205, 207; F. J. Fétis, Biographie univ. des musiciens, Suppl. et compl., Paris 1881, pp. 78 s.; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, p. 164; U. Manferrari, Diz. univ. delle opere melodrammatiche, I, Firenze 1954, pp. 108 s.; Enciclop. dello Spettacolo, II, col. 358.