BENSA, Enrico
Nacque a Genova, da Paolo e da Felicina Graffagnino, il 5 nov. 1848; intrapresi gli studi giuridici si laureò giovanissimo, iniziando subito l'esercizio della libera professione e contemporaneamente dedicandosi agli studi, così da conseguire nel 1889 la libera docenza in diritto marittimo e da divenire nel 1897 professore nella facoltà di giurisprudenza di Genova. Dal 1886 ricoprì la cattedra di diritto commerciale marittimo del R. Istituto superiore di studi economici e commerciali di Genova, di cui fu direttore dal 1915 al 1921.
Fin dai suoi primi lavori il B. mostrò una duplice inclinazione, verso gli studi di diritto positivo e marittimo da un lato e verso quelli di storia del diritto mercantile di terra e di mare dall'altro. A questi ultimi forse ha legato più durevolmente il suo nome: egli infatti rimane il maggior cultore italiano di questa materia, per la vastità del lavoro a cui si applicò per quasi un cinquantennio, e per la serietà con cui condusse le sue ricerche, non trascurando di vagliare una gran messe di materiale documentario, ed iniziando l'analisi dei numerosi fondi notarili degli archivi genovesi e toscani.
Queste doti vengono chiaramente in luce in uno dei suoi primi lavori, Il contratto di assicurazione nel Medio Evo (Genova 1884), che ebbe una certa notorietà all'estero (fu, tra l'altro, tradotto in francese, Paris 1897) per la polemica che il B. in esso svolgeva sull'origine consuetudinaria di tale contratto e sulla sua compiuta definizione tecnica in ambiente italiano alle soglie del sec. XIV, contro le diverse tesi di A. Dejardins e di L. Goldschmidt. D'altra parte, proprio quel suo continuo insistere sul tema delle origini degli istituti giuridici, palesa già in questo lavoro i limiti interpretativi del Bensa. Le sue ricostruzioni storiche, infatti, notevoli per la padronanza degli aspetti tecnico-giuridici, rimangono sempre interamente invischiate nelle frange di quella polemica di marca positivista che alimentava in quegli anni gli studi di diritto intermedio, e che rivendicava di volta in volta la prevalenza, nella formazione di quel diritto, dell'elemento germanico o di quello romano.
Merita anche di essere ricordata la notorietà dei B. nel campo degli studi del diritto positivo, e soprattutto la sua attività di consulenza, che lo vide membro della commissione per la riforma del codice di commercio (1893) e della commissione per la riforma del codice mercantile (1904 e 1925).Partecipò attivamente ai congressi dell'International Law Association e all'opera del Comité maritíme international di Anversa, di cui per trenta anni fece parte; fu inoltre membro della Società ligure di storia patria, e dal 1899membro effettivo della R. Deputazione di storia patria per le antiche provincie, delle quali venne nominato nel 1931rispettivamente presidente e vice-presidente.
Il B. mori a Genova il 18 maggio 1931.
Opere: Studi di diritto commerciale, Genova 1882; La cronaca della crociata e la prima decade degli "Annali di Caffaro", ibid. 1882; La legge inglese sui fallimenti del 9 ag. 1869 tradotta e comparata, ibid. 1882; 1 sindaci nelle società per azioni, in Rassegna di diritto commerciale, I (1884), pp. 557-571; Sulla storia delle assicurazioni marittime in Italia, in Inchiesta sulla marina mercantile, Genova 1884; Il contratto di assicurazione nel Medio Evo, ibid. 1884; Introduzione alla storia dell'antica legislazione della Liguria, ibid. 1885; L'insegnamento del diritto nella Scuola sup. di commercio, ibid. 1885; Il diritto cambiario italiano comparato, ibid. 1889; Il diritto marittimo e le sue fonti, ibid. 1889; Le origini italiane del diritto marittimo, ibid. 1891; Le legislazioni marittime odierne. Cenni comparativi, ibid. 1892; Il collegio dei giuresperiti di Genova, ibid. 1897; Sull'ordinamento legislativo dell'istruzione commerciale superiore, ibid. 1912; Genova nella storia del commercio, ibid. 1913; Sulle riforme alla legislazione italiana in materia di urto tra navi, assistenza e salvataggio, ibid. 1914; Francesco di Marco Datini, discorso, ibid. 1923; Margherita Datini, Prato 1926; Il mare e la navigazione nel Poema di Dante, ibid. 1928; Savona nella storia economica dell'età di mezzo, ibid. 1928; Luigi Corvetto e il codice di commercio napoleonico, in Atti della società ligustica di scienze e lettere, VIII (1929), estratto; Gli statuti del comune di Onzo, in Atti della Società ligure di storia patria, LIV, 2(1929), estratto; Le norme legislative dei libri di commercio, in Scritti in onore di C. Vivante, Milano 1930.
Bibl.: Necrologio, in L'Illustr. Ital., 31 maggio 1931, p. 806; A. Lattes, Necrologio, in Annuario della R. università di Genova, n. s., X (1931-32), pp. 349-352; Bibliografla, in L'opera cinquantenaria d. R. Deputaz. di storia patria di Torino (1883-1933), Torino 1935, p. 102; T. Ascarelli, Lezioni di dirato commerciale. Introduzione, Milano 1955, p. 9; Nuovissimo Digesto Italiano, II, p. 372.