NEGRETTI, Enrico Angelo Ludovico
(Henry). – Nacque a Como il 13 novembre 1818, secondogenito di Paolo (1785-1851), titolare di un servizio di trasporti a cavallo al passo del San Gottardo, e della sua prima moglie, Costanza Corti.
I Negretti ebbero sette figli, ma le tre femmine morirono in fasce. Come molti altri comaschi, emigrarono in Inghilterra in cerca di lavoro. Vi giunsero nel 1829 – secondo le dichiarazioni rese da Enrico all’atto della naturalizzazione – e si stabilirono a Londra nel quartiere di Hatton Garden, già all’epoca noto come Little Italy.
Negretti, che presto anglicizzò il suo nome in Henry, compì l’apprendistato con il conterraneo Cesare Tagliabue, costruttore, tra il 1828 e il 1839, di strumenti di precisione al 23 di Hatton Garden. Nel 1834 e nel 1835, inoltre, frequentò i corsi del London mechanics institute, dove si registrò come residente a Hatton Garden e come soffiatore di vetro (probabilmente fabbricava i tubi per i barometri e i termometri). Per il solo 1838 lavorò sotto contratto per Francis Augustus Pizzala; nel 1839 e poi nel 1851 (iscritto in questo caso come costruttore di barometri) frequentò altri corsi al London mechanics institute.
Nel 1839 si mise in proprio, ma ancora nel 1841 risultava lavorare con Jane Pizzi – vedova del costruttore di barometri Valentino Pizzi – e domiciliato nei locali di questa al 19 di Leather Lane, Hatton Garden. Risale probabilmente a quegli anni un barometro firmato «Negretti & Co., 19 Leather Lane», oggi nel Museo di Gloucester. Nel 1845 negli elenchi delle attività commerciali compare a questo indirizzo con il suo solo nome. Nel 1850 entrò in società con un altro costruttore di barometri e soffiatore di vetro di origine italiana, Joseph Warren Zambra (1822-1897). I due soci – legati da un accordo di durata decennale poi rinnovato per 21 anni e titolari di un negozio al numero 11 di Hatton Garden – si pubblicizzavano negli elenchi delle attività commerciali come ottici e costruttori di strumenti matematici e scientifici, nonché di barometri e termometri.
Il 1° luglio 1845, Negretti sposò presso la chiesa cattolica di St John the Evangelist a Islington, Londra, Mary, figlia di Samuel Peet, gestore del pub Wilmington Arms nel quartiere londinese di Clerkenwell. Dal matrimonio nacquero intorno al 1848 Maria Louisa, nel 1851 Henry Paul Joseph e nel 1854 Carolina Cherubina. A quella data, la famiglia abitava in una casa nei dintorni di Londra, a Grosvenor Villas, Holloway. All’epoca del censimento del 1871, aveva invece traslocato a Cricklewood House, Hendon, un po’ più distante dal centro della città.
La Negretti & Zambra si fece presto un’ottima reputazione. Nel 1851 partecipò alla Grande esposizione di Londra, meritando – unica ditta inglese – una medaglia per gli strumenti meteorologici. Nel 1852 fu elogiata nel rapporto annuale dell’Astronomo reale in quanto fornitrice di termometri di massima all’osservatorio di Greenwich. Nello stesso 1852 Negretti ottenne il brevetto n. 14002 per i miglioramenti apportati a barometri e termometri. Già prima di entrare in società con Zambra, si era interessato di barometri speciali per palloni aerostatici e nel 1855 la sua perizia nel campo degli strumenti meteorologici fu riconosciuta con la nomina a membro della British Meteorological Society.
Nel 1857 l’ammiraglio Robert Fitzroy, messo a capo nel 1854 del neo istituito dipartimento meteorologico dell’Ufficio del Commercio inglese, invitò Negretti e Zambra a collaborare alla messa a punto di un barometro da esporre nei porti e nelle aree costiere, allo scopo di fornire a pescatori e marinai informazioni sulle tempeste in arrivo. La collaborazione della ditta con Fitzroy si estese poi alla costruzione di un barometro da usare a bordo di navi da guerra, capace di resistere alle violente vibrazioni prodotte dalle bocche da fuoco. Nel 1863, alla presenza di Negretti, vennero condotti esperimenti sulla HMS Excellent: affiancati i barometri ai cannoni, fu dato l’ordine di fuoco e, mentre il barometro standard modello Kew andò in pezzi, gli strumenti di Negretti e Zambra resistettero all’impatto. Nuovamente sollecitati dall’ammiraglio Fitzroy, Negretti e Zambra costruirono un termometro resistente alla pressione di profondità, riferendone alla Royal Society (On a new deep-sea thermometer, in Proceedings of the Royal Society of London, 1873, n. 1, pp. 238-241).
I due soci perfezionarono anche i barometri aneroidi – inventati in Francia nel 1843 da Lucien Vidie – uno dei quali fu impiegato da James Glaisher, quando nel settembre 1862 col suo pallone aerostatico raggiunse l’altezza record di 7 miglia (11,27 km).
La Negretti & Zambra sviluppò il suo campo di interesse ben oltre gli strumenti meteorologici, distinguendosi anche tra i pionieri della fotografia. Quando il Crystal Palace, l’edificio di vetro e ferro usato per la Grande esposizione del 1851 fu smantellato e ricostruito a Sydenham, a sud di Londra, i due soci divennero fotografi ufficiali della Crystal Palace Company e il loro negozio di Cornhill si specializzò nella vendita di stereoscopi e vedute stereoscopiche, divenute popolari dalla fine degli anni Cinquanta dell’Ottocento.
Nel frontespizio dell’Illustrated descriptive catalogue of optical, mathematical, philosophical, photographic and standard meteorological instruments, pubblicato da Negretti e Zambra nel 1859, i due soci erano indicati come «ottici e costruttori di strumenti meteorologici per Sua Maestà la Regina, Sua Altezza Reale il Principe Consorte, l’Osservatorio Reale di Greenwich, l’Ammiragliato, l’Onorevole Ministero dell’Artiglieria, l’Ufficio del Commercio, la Società Meteorologica Britannica, gli Osservatorii di Kew, Toronto, Washington, Victoria; il Governo delle Indie Orientali». A quell’epoca, alla sede principale, al numero 1 di Hatton Garden, si erano aggiunte le filiali di Holborn Hill e Cornhill; nel 1862, la crescita degli affari rese necessario acquistare un altro negozio al 122 di Regent Street nel quartiere alla moda di West End, rilevando la ditta di strumenti scientifici di John Newman & Son. Dopo alcuni trasferimenti di breve durata, nel 1869 i principali locali espositivi furono stabiliti presso l’Holborn Viaduct, dove rimasero fino al 1940, mantenendo i negozi di Regent Street e Cornhill.
Negretti divenne cittadino britannico l’11 aprile 1862, principalmente per poter stipulare un contratto di leasing a lungo termine, ma rimase sempre una figura di spicco nella comunità italiana di Londra, come testimonia, fra l’altro, il ruolo di sostegno che svolse a favore di Giuseppe Garibaldi e della causa dell’unificazione italiana. Quando Garibaldi, di ritorno dal Sudamerica nel 1854, passò per Londra fu ospitato a casa Negretti e nel 1864, quando fu di nuovo a Londra, Negretti ebbe un ruolo di primo piano nel comitato di accoglienza organizzato dalla comunità italiana, meritando per questo l’anno seguente l’onorificenza di cavaliere dell’ordine dei Ss. Maurizio e Lazzaro.
Alla sua notorietà e importanza all’interno della comunità italiana di Londra concorse anche un’altra vicenda. Alla fine del 1864, a seguito dell’accoltellamento e della morte di un inglese durante una rissa scoppiata nel pub Golden Anchor di Saffron Hill, la polizia accusò di omicidio un corniciaio originario di Como, Serafino Pellizzioni, processato, giudicato colpevole e condannato a morte. Negretti, convinto come altri membri della comunità della sua innocenza, formò un comitato di difesa: interrogando coloro che avevano assistito al fatto di sangue appurò che ne era stato responsabile un cugino di Pellizzioni, tale Gregorio Mogni, e lo persuase a confessare. Poiché la polizia si rifiutò di riaprire il caso, Negretti intraprese un’azione penale privata contro Mogni; il dibattimento fece emergere nuove prove e portò alla sua condanna per omicidio colposo per legittima difesa. Pellizzioni ebbe il perdono di Sua Maestà e Negretti ricevette gli elogi per aver evitato la morte di un innocente.
Con l’avanzare dell’età, Negretti trascorse più tempo in Italia e acquistò anche una casa a Como.
Morì però nella sua casa inglese di Cricklewood House il 24 settembre 1879, a seguito di un’infezione. Fu sepolto presso il cimitero londinese di Highgate.
L’azienda, nondimeno, sopravvisse: fu suo figlio, assieme a Joseph C. Zambra, figlio di Joseph Warren, a costituire una nuova società.
Fonti e Bibl.: London, Birkbeck College, Registers of the London mechanics institute, 1830-51; Wroughton (Swindon), England, Science Museum Library, Negretti and Zambra Catalogues, 1859-64; Business Records ARCH:N&Z; Kew (London), The National Archives, Fitzroy papers, 1857, BJ 7/615; H0 1/104/3776 (documenti relativi alla naturalizzazione di Negretti, 11 aprile 1862); Negretti & Zambra centenary, 1850-1950, London 1951; W.J. Read, History of the firm Negretti & Zambra, in Bulletin of the Scientific Instrument Society, V (1985), pp. 8-10; E. Banfield, The Italian influence on English barometers from 1780, Trowbridge 1993, pp. 127-135; J.K. Bradley, in Oxford Dictionary of National Biography, Oxford 2004, ad vocem.