• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

ACERBI, Enrico

di Alberto Caracciolo - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 1 (1960)
  • Condividi

ACERBI, Enrico

Alberto Caracciolo

Nato a Castano Primo (Milano) il 25 ott. 1785 da padre chirurgo, iniziò intorno al 1810 la professione medica, che unì ad una frequente applicazione alle lettere, testimoniata anche dalla sua collaborazione alla Biblioteca italiana.Lavorò dal 1818 nell'Ospedale Maggiore di Milano, raccogliendo annotazioni e intraprendendo esperimenti; insegnò storia naturale nei licei milanesi di Porta nuova e di Sant'Alessandro.

Nel 1822 scrisse la sua opera maggiore, la Dottrina teorico-pratica del morbo petecchiale, con nuove ricerche intorno l'origine, l'indole, le cagioni predisponenti ed effettrici, la cura e la preservazione del morbo medesimo in particolare, e degli altri contagi in generale (Milano 1822).

In essa avanzava l'ipotesi della derivazione delle epidemie da "minuti esseri morbigeni", trasmessi dal corpo del malato, ipotesi che si può considerare anticipatrice delle moderne teorie e in particolare delle esperienze del Pasteur. Ad essa fece esplicito riferimento il Manzoni nell'episodio della peste nei Promessi sposi (cap. XXVI).

L'A. non poté mettere in atto le esperienze sulla propria teoria del morbo petecchiale, né portare a pubblicazione varie opere iniziate, essendo quasi immobilizzato, negli ultimi anni, da una malattia polmonare.

Morì a Tremezzina, sul lago di Como, il 5 dic. 1827.

Tra gli scritti editi, principali (oltre la ricordata Dottrina): Cenno critico di un opuscolo intitolato: Della vita di Giambattista Monteggia,Milano 1816; Elogio del medico Giannini,Milano 1819; Annotazioni di medicina pratica, anno primo,Milano 1819. Il biografo G. De Filippi elenca una serie di inediti letterari e scientifici.

Numerose lettere dell'A. ad Alessandro e Giulia Manzoni - dei quali fu intimo amico -, relative agli anni 1821-1827, sono pubblicate nel Carteggio di Alessandro Manzoni,a cura di G. Sforza e G. Gallavresi, I, Milano 1912, pp. 329, 559,e II, ibid. 1920, passim.

Bibl.: G. De Filippi, E. A., Milano 1828; C. Del Lungo, La peste nel racconto del Manzoni e le idee di un medico lombardo, in Nuova Antologia, XXXVII (1902), pp. 278-287; A. Manzoni, Prose minori, lettere inedite e sparse, a cura di A. Bertoldi, Firenze 1912, p. 356; C. Del Lungo, Il medico del Manzoni: E. A., in La Lettura, XXIII (1923), pp. 545-547;V. Lo Bianco, Un italiano precursore di Pasteur, in Il Giornale d'Italia, Roma 25 giugno 1925; G. Castelli, Figure dell'Ottocento alla Ca' Grande, Milano 1940, pp. 287-312; S. Piccini, Grassi e Finlay, in Pensiero medico, XLIV (1955), pp. 3-4.

Dell'A, si fa menzione in varie lettere del Manzoni (cfr.specialmente Lettere inedite di A. M., a cura di E. Gnecchi, Milano 1896, p. 127). Notizie dell'A. in C. v. Wurzbach, Biographisches Lexikon des Kaiserthums Oesterreich, I, pp. 2-3; Biographisches Lexikon der hervorragenden Aerzte aller Zeiten und Völker, I, Berlin-Wien 1929, pp. 15-16.

Vedi anche
Alessandro Manzóni Manzóni ‹-ʒ-›, Alessandro. - Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per la successiva letteratura, che costituì inoltre l'esito supremo della ... Milano Comune della Lombardia (181,7 km2 con 1.299.633 ab. nel 2008), capoluogo di provincia e di regione. Seconda città in Italia, dopo Roma, per popolazione e con un’area metropolitana di oltre 3 milioni di abitanti, costituisce la massima concentrazione delle forme più moderne e dinamiche dell’economia del ... Giovanni Battista Montéggia Montéggia, Giovanni Battista. - Chirurgo (Laveno, Lago Maggiore, 1762 - Milano 1815). Laureatosi a Pavia, divenne a 17 anni aiuto chirurgo e prosettore di anatomia nell'Ospedale maggiore di Milano, ove fu poi (1795) nominato professore di istituzioni di chirurgia e "chirurgo maggiore". Fornì contributi ... epidemia Manifestazione collettiva d’una malattia (colera, influenza ecc.), che rapidamente si diffonde fino a colpire un gran numero di persone in un territorio più o meno vasto in dipendenza da vari fattori, si sviluppa con andamento variabile e si estingue dopo una durata anche variabile (fig.1). Quanto alla ...
Categorie
  • BIOGRAFIE in Medicina
Tag
  • ALESSANDRO MANZONI
  • GIORNALE D'ITALIA
  • LAGO DI COMO
  • FIRENZE
  • PESTE
Altri risultati per ACERBI, Enrico
  • Acèrbi, Enrico
    Enciclopedia on line
    Medico (Castano Primo 1785 - Tremezzina 1827). È annoverato tra i precursori della moderna batteriologia, per avere sostenuto nella Dottrina teorico-pratica del morbo petecchiale (1822) l'ipotesi della derivazione delle epidemie da "minuti esseri morbigeni" trasmessi da paziente a paziente. Fu in rapporti ...
  • ACERBI, Enrico
    Enciclopedia Italiana (1929)
    Medico, nato il 26 ottobre 1785 a Castano Primo, morto il 15 dicembre 1827 a Tremezzo, dove è ricordato da questa lapide: Al medico di Alessandro Manzoni - Nel centenario dei Promessi Sposi - 1923. Oltre a lavori minori medici e letterarî (fra i quali la Vita di A. Poliziano), scrisse la Dottrina teorico-pratica ...
Vocabolario
enrico
enrico s. m. (pl. -chi). – Nome di varie monete fatte coniare da sovrani di nome Enrico o portanti il suo nome: tra esse, il denaro poi chiamato bolognino, coniato a Bologna dal 1191 e che portava il nome dell’imperatore Enrico VI al quale...
acèrbo
acerbo acèrbo agg. [dal lat. acerbus, affine ad acer «acre»]. – 1. a. Di sapore aspro, acre, pungente: mangiare delle nespole a.; un succo a.; vino a., vino giovane e ricco di acidità totale. b. Non maturo: queste pere sono ancora a.; fig.:...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali