GERELLI, Ennio Enrico
Nacque a Cremona il 12 febbr. 1907 da Primo e da Giulia Sajani. Intrapresi gli studi musicali in giovane età, conseguì il diploma di violino presso il conservatorio di Bologna, e compì quindi i corsi di composizione e polifonia vocale presso il conservatorio di Milano. La sua carriera prese avvio nel 1935, anno in cui divenne maestro sostituto al teatro alla Scala, posizione che mantenne fino al 1940, continuando peraltro a collaborare con la celebre istituzione milanese anche negli anni successivi.
Tra il 1937 e il 1946, diverse sue composizioni furono utilizzate per accompagnare il "passo d'addio" delle allieve della scuola di ballo della Scala, mentre il suo balletto Il gioco dei grandi ebbe la prima rappresentazione il 31 genn. 1942, nello spettacolo Balletti sinfonici, comprendente anche Tutù sotto il ciliegio, con musica di F. Vittadini, Le fontane di Roma di O. Respighi, e il Capriccio spagnolo di N.A. Rimskij Korsakov. In quell'occasione l'orchestra della Scala fu diretta da N. Sanzogno, la coreografia realizzata da Nives Poli e direttore dell'allestimento scenico fu N. Benois.
La messinscena scaligera del Gioco dei grandi rappresentò il vertice della carriera compositiva del G., il quale dopo la fine della seconda guerra mondiale si dedicò in prevalenza alla direzione d'orchestra. Fu fondatore della società concertistica Angelicum di Milano, che diresse fino al 1953, compiendo tournées concertistiche in Italia e nei principali paesi europei. Nel 1953 diresse a Ostenda; nello stesso anno e ancora nel 1954 fu ospite dell'Accademia musicale Chigiana a Siena, e nel 1955 fu invitato al festival di Wiesbaden.
Come interprete e curatore di edizioni e revisioni musicali il G. dedicò gran parte dei propri sforzi al recupero del repertorio tardorinascimentale e barocco, con particolare attenzione per gli autori italiani. Con i complessi dell'Angelicum, nel 1951 diresse una produzione del Fratello innamorato di G.B. Pergolesi al teatro Comunale di Bologna; nel 1959, per la stagione del teatro S. Carlo di Napoli, diresse Didone ed Enea di H. Purcell; per la XXVI Settimana musicale senese (1969) interpretò la serenata teatrale di A. Stradella L'accademia dell'amore. È da ricordare inoltre la sua sensibilità per la musica italiana del primo Novecento e per diversi autori contemporanei: nel 1958, per commemorare L. Perosi, diresse nella basilica di S. Petronio a Bologna un'importante esecuzione dell'oratorio La Risurrezione di Cristo, cui prese parte tra gli altri il baritono C. Tagliabue. Più volte, inoltre, fu protagonista di prime esecuzioni assolute di opere di autori italiani e stranieri (da notare la sua presenza al teatro delle Novità di Bergamo nel 1955 e nel 1956).
Parallelamente alla sua attività direttoriale, G. si dedicò con assiduità all'insegnamento. Titolare della cattedra di direzione d'orchestra al conservatorio di Parma, nel 1961 diede vita alla Camerata di Cremona, importante centro di specializzazione per l'esecuzione di musiche d'insieme. Nel 1967, nell'ambito delle celebrazioni per il quarto centenario della nascita di C. Monteverdi, ebbe un ruolo importante non soltanto nella sua città natale, ma anche in campo internazionale.
Morì a Cremona il 5 ott. 1970, un mese dopo avere diretto con grande successo Il combattimento di Tancredi e Clorinda di Monteverdi al festival di Aix-en-Provence.
Oltre alle composizioni già citate, sono da ricordare: Mirma, episodio lirico (1939); Studi d'orchestra (1956); diverse musiche di scena; Valzer brillante, Movimento di danza, Canzone e scherzo, Quadretto infantile (eseguiti alla Scala tra il 1937 e il 1946); Concerto per pianoforte e archi; vari brani di musica da camera; Canto variato del 3° modo per armonio.
Fonti e Bibl.: Necrologi: Corriere della sera, 6 ott. 1970; A. Basso, in Nuova Rivista musicale italiana, IV (1970), p. 1216; C. Gatti, Il teatro alla Scala nella storia e nell'arte (1778-1963), Milano 1964, I, pp. 398 s.; II, pp. 214-216, 218; Due secoli di vita musicale. Storia del teatro Comunale di Bologna, a cura di L. Trezzini, Bologna 1966, II, pp. 210 s., 220 s., 228, 234, 244, 249; notizie in Nuova Rivista musicale italiana, I (1967), p. 225, III (1969), p. 964; IV (1970), pp. 584, 930; Il teatro di S. Carlo. La cronologia, 1737-1987, a cura di C. Marinelli Roscioni, Napoli 1987, p. 711; E. Comuzio, Il teatro Donizetti. Cronologia degli spettacoli, 1786-1989, Bergamo 1990, pp. 57 s., 102; Diz. encicl. univ. della musica e dei musicisti, Le biografie, III, p. 164.