ENNA (XIII, p. 994; App. I, p. 561; II, 1, p. 856)
L'incremento demografico accusato da E. nel periodo intercensuario 1936-1951 è stato tra i più bassi dei capoluoghi di provincia siciliani: la popolazione residente nel comune è infatti aumentata da 23.394 a 27.263 ab., e alla fine del 1959 era calcolata a 29.730 ab. Nel 1951 il centro contava 25.211 ab. residenti. Nonostante il poco notevole incremento demografico, la vita economica sembra essersi un po' più ravvivata: la sua popolazione attiva, già pari al 33,4% di quella in età superiore ai 10 anni nel 1936, è salita oggi al 39,3%. Gli addetti alle industrie sono infatti aumentati, anche se in modo non cospicuo, trattandosi sempre di piccole attività a carattere artigianale, con prevalenza dell'abbigliamento e vestiario, del legno e delle officine meccaniche. Circa il 50% degli addetti all'industria è occupato nelle attività estrattive (zolfare). Notevolmente aumentati risultano gli addetti alla pubblica amministrazione e al commercio, cioè ai settori delle attività terziarie. Soltanto gli addetti all'agricoltura sono diminuiti nel periodo intercensuario 1936-51, nonostante la riforma agraria abbia cercato di fissare un certo numero di assegnatarî sui fondi di recente costituiti.
La città durante gli ultimi vent'anni si è sviluppata in modo cospicuo nella sua pianta, con nuovi quartieri residenziali disposti a scacchiera, sorti nel settore occidentale del terrazzo sul quale poggia il nucleo antico, immediatamente a Nord e ad Ovest del Giardino Pubblico, dove si erge la Torre di Federico II.