ENIO ('Ενυώ, Enyo)
Dea degli antichi Greci, e precisamente una delle minori divinità poste al seguito di Ares (v.). Il suo nome non può certo separarsi dall'epiteto 'Εννάλιος (v. enialio) con cui era invocato Ares, dio del bellico tumulto; e in realtà E. fu riguardata come la terribile dea della strage e della distruzione (Iliade. V, 333, 592). Come patria di Ares si faceva la Tracia, le cui selvagge e bellicose popolazioni adoravano, prima d'ogni altro, il dio della guerra, così la Tracia si considerava il centro del culto di Enio, e si diceva che ad Ares e ad E. i Traci sacrificassero i loro prigionieri (Ammian. Marc., XXVII, 4). Dai mitografi più tardi E. fu posta in rapporto di parentela con Ares, facendola alcuni madre, altri figlia, altri infine nutrice di questo dio. In seguito la dea Mâ di Comana (una divinità belligera: v. bellona) venne identificata, come con Artemide, così anche con Enio.
Un'immagine di E., opera dei figli di Prassitele, si ammirava nel tempio di Ares ad Atene, in vicinanza dell'Areopago, presso l'ingresso dell'Acropoli (Pausania, I, 8, 4).
Bibl.: H. W. Stoll, in Roscher, Lex. der griech. und röm. Myth. I, col. 1251 seg.; O. Waser, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., V, col. 2654 segg.