MARIGNY, Enguerrand de
Politico francese, nato verso il 1265 da una nobile famiglia di Normandia: entrò al servizio di Ugo di Bouville, consigliere di Filippo il Bello, e poi della stessa regina Giovanna di Champagne, che lo protesse e gli fece sposare una sua figlioccia. La fortuna di M. alla corte di Francia andò sempre crescendo: fu nominato cavaliere, ciambellano, capitano del Louvre; ebbe la custodia dei tesori reali e l'amministrazione delle finanze; la confidenza che in lui riponeva il re ne fece per molto tempo il vero arbitro della Francia. Benché non si sappia bene quale sia stata la sua parte, M. partecipò senza dubbio a tutti gli affari più importanti degli ultimi anni del regno di Filippo il Bello. Fu inviato diverse volte in Inghilterra presso Edoardo II, di cui godette l'amicizia. L'azione di M. è meglio conosciuta nelle sue missioni diplomatiche in Fiandra, dove egli sostenne le pretese di Filippo il Bello contro il conte Roberto di Béthune e suo figlio Luigi di Nevers. La morte di Filippo il Bello (1314) segnò il tracollo della fortuna di M., il quale era avversato da molti nemici, principale fra tutti Carlo di Valois, fratello del defunto re e zio del nuovo sovrano Luigi X. Accusato di tradimento nella guerra di Fiandra e di molti altri delitti, M. fu imprigionato al Tempio e giustiziato il 30 aprile 1315. La riabilitazione della sua memoria e la restituzione dei beni agli eredi ebbero luogo gradatamente sotto Filippo V, Carlo IV e i re della casa di Valois.
Bibl.: P. Clément, Trois drames historiques, Parigi 1857.