ENGHIEN (A. T., 44)
Piccola città del Belgio, situata sul corso della Marecq, affluente della Dendre. È centro d'un cantone elettorale comprendente 11 comuni con 16.165 ab. (1920); la città non arriva a 5000 ab. Fa parte del circondario amministrativo di Soignies, provincia del Hainaut. Rinomate industrie di pizzi, telerie, concerie; gli arazzi di Enghien hanno fama sin dal Medioevo. Il titolo baronale, poi ducale, di Enghien, pervenuto per via di matrimonio ai Borboni, fu per lungo tempo dato al primogenito del ramo principesco di Condé.
Ha parecchi monumenti interessanti: la chiesa dì San Niccolò (secoli XIV e XV), l'antico convento dei frati agostiniani (1611) il convento dei cappuccini, col mausoleo in alabastro di Guillaume de Croy (morto nel 1521), capolavoro del primo Rinascimento nei Paesi Bassi, attribuibile a Jean Mone. Dell'antico castello dei duchi d'Enghien non esiste più che la cappella del parco con oggetti importanti: pale d'altare in legno scolpito (secoli XV e XVI, lavori di Anversa); due bellissime pale di pietra (sec. XV); 21 pannelli dipinti di scuola fiamminga (principio del sec. XVI). Il parco disegnato da Charles d'Arenberg (principio del sec. XVII) supera forse quello di Belœil per l'aspetto pittoresco e lussureggiante. Notevoli sono anche la cappella di S. Caterina, la casa di Jonathas (sec. XIV), gli antichi bastioni (sec. XIII), l'antico "Bḫguinage" (la chiesa 1640-42, le case 1762), l'antico ospizio (1637-38), l'ospedale di San Niccoln̄ (1642).
Bibl.: E. Matthieu, Histoire de la ville d'Enghien, Enghien 1877-78; id., E., son parc et ses monuments, Enghien 1898; J. Moulinasse, E., histoire, monuments, souvenirs, Bruxelles 1931.