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ENEL

di Gianfranco Castelli - Angelo Camplani - Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1978)
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ENEL

Gianfranco Castelli
Angelo Camplani

. Sigla dell'Ente Nazionale per l'Energia Elettrica, istituito con la l. 6 dicembre 1962, n. 1643, che ha stabilito la nazionalizzazione dell'industria elettrica italiana (v. elettrica, energia: Diritto, in questa Appendice). In base a tale legge all'ENEL è devoluto il compito di esercitare sul territorio nazionale le attività di produzione, importazione ed esportazione, trasporto, trasformazione, distribuzione e vendita dell'energia elettrica da qualsiasi fonte prodotta, salvo per quanto riguarda gli autoproduttori e in parte le aziende municipalizzate.

Sono organi dell'ENEL: il presidente, il consiglio di amministrazione e il collegio dei revisori, che vengono nominati con decreto del presidente della Repubblica, su proposta del ministro per l'Industria e il Commercio, sentito il Consiglio dei ministri. I primi due organi durano in carica cinque anni, il terzo tre anni.

L'ENEL è articolato su di un'organizzazione centrale, comprendente la direzione generale suddivisa in otto direzioni centrali, che ha sede in Roma, e su di un'organizzazione periferica, che comprende otto compartimenti con sedi rispettivamente a Torino, Milano, Venezia, Firenze, Roma, Napoli, Palermo, Cagliari. Ciascun compartimento è suddiviso in distretti con sede nella città capoluogo della regione (laddove il distretto coincide esattamente con la regione), oppure in esercizi distrettuali (laddove tale coincidenza non si presenta). A sua volta ciascun distretto è suddiviso in zone aventi in genere competenza territoriale per provincia.

Al 31 dicembre 1976 le imprese integrate nell'ENEL, inclusi gl'impianti delle Ferrovie dello Stato e le reti di autoproduttori (60), erano 1187.

L'indennizzo per impianti e imprese nazionalizzate è stato caso per caso determinato, a termini di legge: a) per le società quotate in borsa: pari al valore medio del capitale nel periodo 1 gennaio 1959-31 dicembre 1961, in base ai prezzi di compenso delle azioni e opportunamente corretto per operazioni di varia natura (variazioni di capitale, beni non nazionalizzati, ecc.); b) per le società non quotate, ma tenute alla formazione del bilancio: pari al valore del capitale netto al 31 dicembre 1960 salvo rettifiche; c) per le altre società (o beni): pari al valore di stima determinato dagli uffici tecnici erariali.

Un'apposita commissione giudicava i casi controversi; la legge stabiliva anche il rimborso in dieci anni (dall'1 gennaio 1963) degl'indennizzi con un interesse del 5,50%. Nel complesso l'ENEL ha corrisposto per capitale e interessi una somma di 2300 miliardi di lire alle imprese nazionalizzate.

Il personale, in forza al 31 dicembre 1976, era costituito da 114.480 unità così suddivise: dirigenti 1386, impiegati 47.624, operai 65.470.

La produzione di energia elettrica dell'ENEL a fine 1976 costituiva il 76,3% del totale italiano e le vendite a utenza diretta il 92,1%.

Le utenze servite a fine 1976 erano 23.359.411. Nel 1976 l'energia fatturata è stata di 110.059 milioni di kWh.

La consistenza degl'impianti di generazione dell'ENEL nel 1976 è stata la seguente, espressa in potenza efficiente lorda: impianti idroelettrici 11.951 MW, termoelettrici tradizionali 18.984 MW, nucleotermoelettrici 577 MW, geotermoelettrici 421 MW per un totale di 31.933 MW.

Gl'impianti di generazione in costruzione o impostati per entrare in servizio entro il 1985, ammontano a una potenza complessiva di 30.250 MW di cui: 5100 idroelettrici, 14.300 termoelettrici e 10.850 nucleari (programma dell'aprile 1977).

Il programma di nuovi impianti dell'ENEL si basa sulla previsione che la domanda di energia elettrica raddoppierà nel prossimo decennio. L'indirizzo di fondo del programma è che le nuove centrali necessarie (salvo il completamento degl'impianti termoelettrici tradizionali in corso, lo sviluppo delle centrali geotermiche e quello degl'impianti idroelettrici di pompaggio) saranno essenzialmente di tipo nucleare; peraltro l'attuazione delle realizzazioni nucleari incontra notevoli ostacoli in relazione ai siti d'insediamento.

Il programma nucleare dell'ENEL comprende anche attività promozionali nel campo dei reattori di tipo avanzato; fra queste la società NERSA (Centrale Nucléaire Européenne à Neutrons Rapides S.A.) e la società ESK (Europäische Schnellbrüter-Kernkraftwerksgesellschaft) create in comune con l'EdF (Electricité de France) e con la RWE (Rheinisch Westfalisches Elektrizitätswerk) per la costruzione in ambito europeo di impianti nucleari di dimostrazione equipaggiati con reattori autofertilizzanti. Un'altra iniziativa è quella svolta insieme con il CNEN (Comitato Nazionale per l'Energia Nucleare) per la realizzazione a Latina di un reattore prototipo ad acqua pesante di progetto originale italiano denominato CIRENE (CISE Reattore a Nebbia) che appartiene alla categoria dei convertitori di tipo avanzato. All'attività di ricerca concernente il CIRENE è interessato particolarmente il CISE (Centro Informazioni Studi Esperienze) che insieme al CESI (Centro Elettrotecnico Sperimentale Italiano) e all'ISMES (Istituto Sperimentale Modelli e Strutture) sono organismi di ricerca nei quali l'ENEL detiene una partecipazione finanziaria di maggioranza, e dei quali si avvale per i propri programmi di ricerca.

L'attività di ricerca dell'ENEL riguarda i problemi posti nei campi più diversi della produzione, trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica e in parte notevole è svolta dai suoi centri, specializzati rispettivamente nelle ricerche sugl'impianti elettrici, sui controlli automatici, sulle opere idrauliche e civili, sugl'impianti termici, sulla geotermia e sull'ecologia.

Da quando la legge lo ha consentito l'ENEL svolge un'attività di consulenza con l'estero (Brasile, Iran, Venezuela, ecc.) che riguarda i sistemi e le reti elettriche, gl'impianti di generazione e la geotermia. Nel settore geotermico l'ENEL ha anche stipulato un accordo con l'Ente statunitense per la Ricerca Energetica (Energy Research and Development Administration).

Bibl.: R. Coltelli, A. de Stefano, ENEL - Legislazione e atti parlamentari, Milano 1963; ENEL, Relazione di bilancio, annate varie; ENEL, L'attività dell'ENEL nel 1975, Roma 1976.

Vedi anche
nazionalizzazione Intervento con cui lo Stato, mediante un provvedimento legislativo, acquisisce la proprietà, piena o parziale, o almeno il controllo, di determinate industrie private, o l’esercizio di alcune attività di preminente interesse generale. Il termine è spesso usato come sinonimo di statalizzazione. Scopo ... Ente pubblico Gli enti pubblici nazionali fanno parte del concetto di amministrazione pubblica, ma non rientrano nell’amministrazione dello Stato, tanto che sono stati anche denominati ‘amministrazioni parallele’. Hanno strutture eterogenee e sono dotati di personalità giuridica. Possiedono organi propri (di regola, ... energìa elèttrica Energia associata all'elettricità, in particolare sia l'energia elettrostatica, associata a una distribuzione fissa di cariche, sia, più com., l'energia di una corrente elettrica. L'e.e. deriva da processi di trasformazione di altri tipi di energia (chimica, meccanica, luminosa, termica ecc.) che avvengono ... Privatizzazione Processo economico e giuridico di trasferimento di un bene, di un’attività, di un soggetto dal regime di diritto pubblico a quello di diritto privato. Nel primo caso, la privatizzazione consiste nella vendita di beni pubblici a soggetti privati; nel secondo, più difficilmente riconducibile a un unico ...
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