VICO, Enea
Incisore, nato a Parma nel 1523, morto a Ferrara il 15 ottobre 1567. Stabilitosi giovanissimo a Roma, si allogò subito presso editori di stampe a carattere antiquario, come il Barlacchi e il Salamanca, in un'atmosfera spiccatamente erudita e classicheggiante, che doveva influire molto sulla formazione della sua personalità. Il suo bulino, dapprima sciatto e grossolano, si andò rapidamente scaltrendo nello studio dei rami di Marcantonio e della sua scuola, fino a raggiungere in talune opere una purezza e una vigoria non comuni; ma peccò sino all'ultimo d'ineguaglianza. Se nelle stampe di riproduzione il V. risente volta a volta dei pittori ai quali si rivolge, nei ritratti invece raggiunge una certa autonomia d'espressione. Notevole, fra gli altri, è quello di Carlo V, circondato di figure allegoriche, che piacque allo stesso imperatore. Nel 1545 troviamo il V. a Firenze, nel '57 a Venezia, nel '68 a Ferrara, alla corte di Alfonso II, per il quale intagliò un albero genealogico della casa d'Este. Fu celebre numismatico e gran parte della sua produzione è dedicata all'incisione di medaglie e sigilli. Dettò le prime regole per distinguere le medaglie antiche dalle false, per cui può dirsi con Seb. Erizzo il fondatore della critica numismatica. La sua opera Le immagini delle Donne Auguste tratte dalle antiche medaglie, ebbe molte edizioni. Lasciò circa cinquecento rami incisi, tra cui l'Accademia di Baccio Bandinelli, che ricorda, in più vaste proporzioni e in forma più enfatica, quella intagliata da Agostino Veneziano, il Rinoceronte, l'Armata di Carlo V traversante l'Elba, la Giuditta da Michelangelo, la Fucina di Vulcano dal Parmigianino, la Leggenda di Virgilio mago da Perin del Vaga.
Bibl.: G. Vasari, Le Vite, ed. Milanesi, V, Firenze 1880; I. Affò, Mem. degli scultori parmigiani, Parma; G. Gori Gandellini, Notizie istoriche degli intagliatori, III, Siena 1808; J.-D. Passavant, in Le peintre graveur, VI (Lipsia 1864); A. Bartsch, ibid., XV (1867); L. N. Cittadella, Documenti e illustrazioni riguardanti artisti ferraresi, Ferrara 1868.