ENEA di Gaza
Scrittore greco della fine del sec. V d. C. che fu, con Procopio di Gaza, Zaccaria Scolastico, Coricio, Zosimo, uno dei più illustri maestri della scuola retorica di Gaza dove si svolse principalmente la sua attività. Discepolo del neoplatonico Ierocle in Alessandria, ne risentì l'influsso anche nei suoi scritti polemici che egli, cristiano, dettò contro le teorie pagane, quale il dialogo Teofrasto (in Migne, Patrol. Graeca, LXXV, coll. 1011-1178) che gli acquistò gran fama per la dottrina e l'erudizione classica (in gran parte di seconda mano eccetto che per Platone, Plotino e Gregorio di Nissa) con cui si trattavano questioni escatologiche, quelle della previdenza, dell'immortalità dell'anima, della resurrezione dei morti. Ma il carattere particolare dell'animo del retore si manifesta più chiaro nelle 25 lettere rimasteci (edite in Epistolographi graeci del Hercher, p. 24 segg.) attraverso l'ostentazione filosofica e la preziosità stilistica.
Bibl.: K. B. Stark, Gaza und philistische Küste, Jena 1852; K. Seitz, Die Schule von Gaza, Heidelberg 1892; G. Wernsdorff, Disp. de Aen. Gaz., Naumburg 1816; St. S. Korski, De Aen. Gaz., in Bresl. phil. Abh., IX (1909), p. 2; Dem. Russos, Τρεῖς Γαζαῖοι, Costantinopoli 1893.