Scultore greco (seconda metà sec. 6º a. C.), cui le fonti attribuiscono varie opere, in marmo, in legno, in avorio. Ci restano inoltre tre firme trovate ad Atene. L'Atena seduta dell'Acropoli, attribuitagli dalle fonti, si è identificata con verosimiglianza in una statua trovata nella pendice settentr. dell'Acropoli; in base a confronti stilistici si è cercato di attribuire a E. altre opere (il cosiddetto cavaliere Rampin, il fregio dei sifnî, ecc.). Lo stile di E. è sorto molto probabilmente da un contatto fra ionismo e atticismo: in Ionia infatti egli avrebbe eseguito due opere.