emulsione
emulsióne [Der. del part. pass. emulsus del lat. emulgere "smungere"] [CHF] Dispersione di minute goccioline di un liquido o di particelle di un solido (fase dispersa) entro un altro liquido (fase disperdente) nel quale esse siano insolubili, ottenuta per energico rimescolamento (→ emulsionatore); è di aspetto torbido, opaco, traslucido se, come di norma accade, le due fasi hanno indici di rifrazione sensibilmente differenti, mentre sono trasparenti se gli indici sono quasi uguali. Le e. sono molto diffuse, sia tra le sostanze naturali (latte, burro, oli animali, ecc.), sia tra quelle artificiali (lubrificanti, vernici, ecc.). ◆ [OTT] E. fotografica: lo strato di gelatina, di spessore intorno a 25 µm, in cui sono dispersi granuli di alogenuro d'argento, che costituisce la parte fotosensibile (di qui l'altra denomin. di e. sensibile) delle lastre e delle pellicole fotografiche: v. fotografia: II 711 a. ◆ [FNC] E. nucleare: rivelatore di particelle cariche, costituito da un'e. simile a quella fo-tosensibile delle e. fotografiche e più spessa: v. emulsione nucleare. ◆ [CHF] Rottura di un'e: il fenomeno per cui la fase dispersa in un'e. tende a raggrumarsi, separandosi dalla fase disperdente; può essere spontanea oppure provocata, quest'ultimo caso verificandosi quando interessa separare le due fasi in un'e. naturale (per es., separare la gomma naturale dall'e. costituita dal latice naturale).