EMPORIE (Emporiae, 'Εμπόριον)
Città dell'Hispania Tarraconensis, sul golfo di Rosas, tra i due villaggi di La Escala e di S. Marti d'Empurias. Le origini di Emporiae rimontano alla metà del sec. VI a. C., quando i Focesi di Marsiglia fondarono uno scalo dove è ora S. Marti d'Empurias, e che allora formava un isolotto, scalo che in seguito diventò la Palaeopolis. La Neapolis fu fondata sulla terraferma (presso al luogo dove già esisteva un villaggio iberico) verso la fine del secolo medesimo, per l'arrivo di nuovi coloni in seguito all'espansione cartaginese. Da allora Emporie diventò il centro del commercio greco in tutta la vallata dell'Ebro e sino ai territorî della Celtiberia. La città salì a prosperità anche maggiore ai tempi della repubblica romana, con la quale essa strinse subito rapporti d'amicizia. Gli Scipioni sbarcarono colà nel 218 e nel 209 durante le guerre puniche, e Catone ottenne sotto le sue mura una strepitosa vittoria sui ribelli iberici. Giulio Cesare fondò a Emporie una colonia romana, riunendo con un'unica cinta di mura la città greca e quella indigena romanizzata.
Alla fine dell'Impero la citta decadde e nel suo stesso luogo troviamo un piccolo cimitero visigotico. Gli scavi di Emporie cominciarono nel 1908. Della città iberica nulla si è trovato, ma di quella greca ed ellenistica sono riapparsi moltissimi resti (mura, agorà, tempio di Asclepio e tempio d'Iside e Serapide, quest'ultimo però costruito o ricostruito probabilmente nel sec. I a. C., durante il dominio romano). Della città romana, oltre alle mura, e al molo, sono venuti in luce grandi tratti delle strade e dei portici.
Bibl.: A. Frickenhaus, Emporiae in Spanien, in Bonn. Jahrb., CXVIII (1909); Puyg y Cadafalch, Cazurro, Bosch Gimpera, Escav. d'Emporia, in Anuari d'Est. Catalans, II-VI; A. Schulten, Ampurias, in N. Jahrb. f. d. klass. Alt., X (1907); id., Eine Unbekannte Topographie v. E., in Hermes, 1925, pp. 66-73; G. Boissier, Promenades arch., II, 1920; R. Melida, Arqueol. Españ., Barcellona 1929; P. Bosch Gimpera e J. Serra Rafols, E., Barcellona 1929.