EMMETROPIA (dal gr. ἔμμετρος "misurato" e ὅψις "vista")
Rifrazione normale dell'occhio, considerata tale perché pei bisogni della vita risponde meglio che nell'occhio miope, nell'occhio ipermetrope, nell'occhio astigmatico (occhi ametropi). L'occhio emmetrope è di forma pressoché sferica, con un diametro di circa 23 mm. e con un potere di rifrazione tale che gli permette di vedere bene gli oggetti lontani. Comunemente si dice che l'occhio emmetrope è disposto per distanza infinita, ossia per raggi paralleli. Si vuole intendere che è otticamente disposto in modo che oggetti lontani, dai cui singoli punti arrivano all'occhio raggi pressoché paralleli, possono dare immagini nette (in fuoco) sulla retina (v. fig.). Bisogna tener presente che l'occhio emmetrope, come tutti gli occhi, può anche accomodarsi per oggetti vicini, ma questo può fare in virtù del potere d'accomodazione (v.). La rifrazione che viene aggiunta all'occhio per questa accomodazione si chiama rifrazione dinamica mentre la rifrazione dovuta alla costituzione anatomica dell'occhio, e che entra in atto per così dire spontaneamente, si chiama rifrazione statica; da quest'ultima dipendono l'emmetropia, o le ametropie. Invecchiando, il potere d'accomodazione va sempre più diminuendo, finché diventa insufficiente. Allora l'occhio non può più vedere bene da vicino e si ha quello stato che si chiama presbiopia.