AGUILERA (Aquilera e Aghillera), Emmanuele
Nato a Licata il 23 dic. 1677, studiò al Collegio Romano. Sacerdote (1707) e professo dei quattro voti (1711) nella Compagnia di Gesù, insegno a Macerata, al Collegio illirico di Loreto e a Fermo. Nel 1717 fu richiamato in Sicilia per scrivere la storia di quella provincia gesuitica. Dal 1735 fu rettore del Collegio Massimo di Palermo, sino alla morte, avvenuta il 28 ag. 1740. Durante il periodo del suo magistero aveva polemizzato con l'abate Domenico Lazzarini, antigesuita che aveva voluto demolire la nota e diffusa grammatica latina dell'Alvarez, lanciandogli contro, sotto il nome di Cornelio Ferrandino, un Bagnarius pedagogus ad scholam revocatus ecc. (Augustae Taurinorum 1704), poi un volumetto, anonimo, Grammata selecta (ibid. 1705), e, sotto il nome di Antonio Palasio Leonino, una Castigatio prima Orationis primae ecc. (Bassano 1711). Nel 1729 ebbe un'altra polemica col palermitano Paolo Maria Valleri, su questioni grammaticali.
Il nome dell'A. è però legato all'opera Provinciae Siculae Societatis Iesu ortus et res gestae, di cui diede in luce due grossi in folio, il primo ab anno 1546 ad annum 1611 (Panormi 1737), l'altro ab anno 1612 ad annum 1672 (ibid. 1740). Collaborò anche all'opera del confratello G. A. Genovesi, La divozione di Maria Madre SS. del Lume (Palermo 1733), in tre tomi, che, tradotta in spagnolo (Mexico 1737), fu colpita da un decreto dell'Indice in data 22 maggio 1745. Lasciò inedito e incompiuto uno scritto sull'autenticità del naufragio di s. Paolo Apostolo a Malta, dove contestava l'opinione del benedettino Ignazio Giorgi, che propendeva per Meleva di Dalmazia.
Bibl.: S. Ventimiglia, Elogio funebre dei P. E. A., Palermo 1740; D. Scinà, Prospetto della storia letteraria di Sicilia nel sec. XVIII, I, Palermo 1824, pp. 221-222; C. Sommervogel, Bibliothèque de la Compagnie de Jésus, I, Bruxelles-Paris 1898, coll. 85-89; VIII, ibid. 1898, col. 1575; XII, Paris 1911, col. 320.