emissione
emissióne [Der. del lat. emissio -onis "atto ed effetto dell'emettere", dal part. pass. emissus di emittere "mandar fuori"] [LSF] Il fenomeno per cui un corpo (emettitore, sorgente), spontaneamente oppure in condizioni particolari, emana un flusso di energia raggiante (e. energetica, od ondulatoria, in partic. di suoni, di luce, ecc.) o di particelle (e. corpuscolare, in partic. di elettroni, ecc.). ◆ [ELT] La generazione di segnali (correnti elettriche, onde radio, ecc. manipolate o modulate) convoglianti informazioni lungo una via di comunicazione. ◆ [ACS] [FSD] E. acustica: generic., l'e. di suoni; specific., l'e. di onde elastiche, anche sonore, da parte di un materiale sottoposto a sollecitazioni: v. emissione acustica. ◆ [EMG] E. ciclotronica: quella dovuta al moto di ciclotrone di elettroni o ioni liberi, come nella ionosfera e nella magnetosfera terrestri e nello spazio cosmico, oppure presenti in un plasma. ◆ [FSD] E. di campo: l'e. di elettroni (in partic. condizioni, anche di ioni) da parte della superficie di un metallo per effetto dell'applicazione di un campo elettrico di opportuno valore e opportunamente diretto (v. oltre: E. elettronica di campo). ◆ [EMG] E. di corpo nero: v. irraggiamento termico: III 322 e. ◆ [FPL] E. di plasma: è costituita da radiazioni di diverso tipo: radiazione di origine atomica dovuta a ioni non completamente ionizzati, radiazione di frenamento dovuta all'accelerazione degli elettroni per collisione coulombiane con gli ioni del plasma, radiazione di ciclotrone dovuta all'accelerazione degli elettroni nel moto di girazione nel campo magnetico: v. plasma, irraggiamento elettromagnetico da. ◆ [FPL] E. di sincrotrone: la radiazione elettromagnetica da elettroni che percorrono orbite circolari entro un elettrosincrotrone: v. acceleratore di particelle: I 11 c. ◆ [FSD] [EMG] E. elettronica: denomin. di ogni processo in virtù del quale elettroni liberi in un solido metallico o semiconduttore fuoriescono dalla superficie del solido, rendendosi disponibili nello spazio circostante; perché ciò accada occorre che a ogni elettrone sia fornita un'energia supplementare per vincere le forze che lo vincolano a un dato stato fisico nel reticolo del solido; il valor medio di tale energia si chiama lavoro di estrazione elettronica ed è caratteristico di ogni solido. Si distinguono: (a) e. fotoelettronica, nella quale la detta energia è fornita dall'annichilazione di fotoni che incidono sulla superficie (v. fotoelettrico, effetto); (b) e. termoelettronica, nella quale l'energia occorrente è quella di un'aumentata agitazione termica degli elettroni nel solido per innalzamento della temperatura (v. termoelettrico, effetto); (c) e. per effetto di campo, nella quale, peraltro con un meccanismo particolare, l'energia è fornita da un campo elettrico applicato dall'esterno (v. oltre: E. elettronica di campo). ◆ [FSD] [EMG] E. elettronica di campo: detta anche effetto Schottky, consiste nel fatto che elettroni si liberano dalla superficie di un metallo o di un semiconduttore se questa è soggetta a un intenso campo elettrico applicato dall'esterno nel verso entrante in essa, e ciò senza illuminamento di fotoni o riscaldamento, vale a dire senza che intervengano i processi dell'e. fotoelettronica e termoelettronica. Il processo dell'e. è schematizzato nella fig., che, nell'approssimazione della distribuzione continua dell'energia e per un metallo nel vuoto, riporta con la linea tratteggiata il profilo dell'energia potenziale elettrostatica Ei di un elettrone libero nell'interno di un metallo in funzione della distanza x dal piano reticolare dove si trovano i nuclei degli atomi della superficie, avendosi Ei=-e2/(16πε₀x) con e carica elementare e ε₀ costante dielettrica del vuoto; per uscire dal metallo, l'elettrone deve sormontare una barriera di energia potenziale di spessore infinito e la cui altezza Φ è pari all'energia di estrazione elettronica del metallo considerato. Se si applica alla superficie del metallo un campo elettrostatico entrante (che è sempre ortogonale), di intensità E, all'e-lettrone compete un'ulteriore energia potenziale -eEx, che sommandosi alla precedente, determina il profilo energetico a linea continua nella fig.; così, non soltanto l'altezza della barriera che vincolava l'elettrone è diminuita da Φ a un valore minore Φ∗, ma lo spessore di essa ha assunto un valore finito s, che l'elettrone ha una probabilità finita di attraversare, per effetto tunnel; l'accennata diminuzione dell'altezza della barriera influisce nel senso di aumentare la probabilità di questo processo quantistico. Per avere la situazione schematizzata nella fig., cioè una pendenza sufficientemente grande della retta dell'energia potenziale dovuta al campo, occorre che quest'ultimo sia piuttosto intenso, dell'ordine di 108 V/m o più; un buon artificio per ottenere campi così intensi applicando tensioni non elevatissime (difficili da maneggiare) è di realizzare la superficie metallica emettente a punta emisferica con piccolissimo raggio di curvatura, così da avere un'elevata carica areica locale e, di conseguenza, una parimenti elevata intensità di campo elettrico. Una notevole applicazione dell'e. elettronica di campo si ha nei microscopi ionici a effetto di campo (FIM: v. microscopia elettronica e ionica: III 851 b). ◆ [FAT] E. indotta: denomin. data inizialmente da A. Einstein all'e. stimolata (v. oltre). ◆ [ASF] E. infrarossa di astri: v. astronomia infrarossa. ◆ [FSD] E. ionica: l'e. di ioni dalla superficie di solidi; i processi più rilevanti sono l'e. per effetto termico (v. termoionico, effetto) e per bombardamento di particelle, in partic. di particelle alfa e beta emesse da nuclei radioattivi. ◆ [FSD] E. secondaria: e. di elettroni da parte della superficie di un metallo o semiconduttore colpita da un flusso di elettroni (primari), dovuta al trasferimento di parte dell'energia cinetica degli elettroni primari a elettroni liberi del metallo o semiconduttore, in misura almeno pari al lavoro di estrazione elettronico di quest'ultimo; mentre in genere si presenta come un fenomeno spurio e nocivo, talora è utilmente sfruttata, come capita, per es., nei fotomoltiplicatori (v. fotorivelatore: II 737 b). ◆ [FSN] E. spettrale o specifica: (a) per una sorgente di radiazioni elettromagnetiche, lo stesso che emettenza radiante spettrale, cioè l'energia emessa nell'unità di tempo dall'unità di superficie emettente in un intervallo elementare di lunghezze d'onda intorno a una data lunghezza d'onda, diviso per l'ampiezza di tale intervallo, espressa quindi, in unità SI, in W m-3; (b) per una sorgente di particelle, la densità della corrente di particelle emesse, cioè il numero di particelle emesse nell'unità di tempo dall'unità di superficie emettente, espressa, in unità SI, in m-2 s-1. ◆ [MCQ] E. spontanea: qualunque processo di e. non stimolata di fotoni da parte di sistemi atomici: v. elettronica quantistica: II 371 e. ◆ [MCQ] E. stimolata: e. di fotoni da parte di un sistema atomico investito da una radiazione elettromagnetica di opportune caratteristiche, con la quale ultima risulta coerente la radiazione fotonica stimolata: v. elettronica quantistica: II 371 e. ◆ [FSD] E. termoelettronica: l'e. di elettroni da parte di una superficie metallica o semiconduttrice ad alta temperatura: v. termoelettronico, effetto. ◆ [EMG] E. termoionica: e. di ioni da parte di una superficie metallica ad alta temperatura: v. termoionico, effetto. Talora indica, impropr., un'e. termoelettronica. ◆ [GFS] E. terrestre: l'e. termica da parte della Terra e della sua atmosfera: v. atmosfera terrestre: I 265 b. ◆ [GFS] E. totale aurorale: v. aurora polare: I 326 e. ◆ [ASF] E. X di astri: v. astronomia X. ◆ [OTT] Coefficiente di e.: v. calore, trasmissione del: I 427 e. ◆ [MCQ] Coefficiente (di probabilità) di e. spontanea: il coefficiente di decadimento di atomi che emettono fotoni per e. spontanea: v. elettronica quantistica: II 371 f. ◆ [OTT] Coefficiente spettrale di e.: per un fluido, in partic. un gas, è il coefficiente, dipendente dalla lunghezza d'onda, per cui va moltiplicata la misura di un volumetto di fluido per avere il flusso radiante monocromatico emesso a quella lunghezza d'onda da quell'elemento di volume (per es., v. atmosfera terrestre: I 265 c); analogamente per un solido, con riferimento all'elemento di superficie. ◆ [OTT] [TRM] Intensità di e.: lo stesso che radianza (nella fotometria, radianza luminosa), come dire l'energia irraggiata nell'unità di tempo dall'unità di superficie emettente in una data direzione (per l'ottica, v. misurazioni ottiche: IV 40 f). ◆ [OTT] Potere di e., o emissivo: lo stesso che emissività. ◆ [MCQ] Tempo di vita medio di e. spontanea: l'inverso del coefficiente di e. spontanea: v. elettronica quantistica: II 371 f.