SECKEL, Emilio
Giurista tedesco, nato a Neuenheim (Heidelberg) il 10 gennaio 1864, morto in un sanatorio della Foresta Nera il 26 aprile 1924. Fu professore nell'università di Berlino dal 1898.
Accanto al diritto romano classico, al quale dedicò saggi di rara maestria, coltivò in modo particolare gli studî di diritto comune, e scrisse anche notevoli saggi di diritto tedesco vigente. La sterminata dottrina di cui le sue opere fanno fede lo rendeva così incontentabile, e la vastità delle imprese disegnate era così grande, che di queste quasi nessuna (neppure la nuova edizione critica di Benedetto Levita) poté essere condotta a termine; ma la scienza giuridica tedesca lo considerò come uno dei suoi massimi esponenti. Le sue opere principali: Beiträge zur Geschichte beider Rechte im Mittelalter (Tubinga 1898); Studien zu Benedictus Levita (in Neues Archiv der Gesellschaft für ältere deutsche Geschichtskunde, dal vol. XXVI al XLI, 1900-1916, con un ultimo studio postumo edito da J. Juncker in Zeitschr. Savigny-Stift., Kanonist. Abth., LIV-LV, 1934-35); Distinctiones glossatorum (in Festschrift für Martitz, Berlino 1911, p. 277 segg.); Die Haftung de peculio und de in rem verso (in Aus romischem und bürgerlichem Rechte, raccolta in onore di E. I. Bekker, Berlino 1910); 9ª ed. dello Handlexikon zu den Quellen des römischen Rechts di Heumann (Jena 1907).
Bibl.: E. Heymann, Gedächtnisrede, in Sitzungs-Ber. berliner Akad., 1924, p. cv segg.; P. Kehr, E. S., in Neues Archiv cit., XLIX (1925), p. 158 segg.; P. Abraham, E. S., in Bio-bibliographische Beitr. sur Geschichte der Rechtswissenschaft, I (1924); E. Genzmer, E. S., in Zeitschr. Savigny-Stift. (Roman. Abt.), XLVI (1926), p. 216 segg.