SCANAVINO, Emilio
Pittore, nato a Genova il 28 febbraio 1922. Ha percorso le esperienze dell'informale e della pittura del segno.
In questi campi però non ha scelto la via dell'automatismo né quella della pittura gestuale; i suoi quadri sono sempre l'espressione di una situazione simbolica ricercata attraverso lente sovrapposizioni. Un segno di groviglio materico è il protagonista delle opere di S. e solo all'interno delle variabilità di questo avviene l'approfondimento dei temi trattati. Rituale, Impronte, Contrasti, Tavola delle attese, sono alcuni titoli dei dipinti. Nel 1951 S. ha soggiornato a Londra dove ha conosciuto Bacon, Sutherland, Matta, Martin; dal 1958 vive a Milano. Oltre che nelle maggiori città italiane, S. ha esposto a Parigi, Londra, New York, Tokyo. Nel 1960 e nel 1966 ha partecipato alla Biennale di Venezia con una sala autonoma; nel 1971, invitato alla XI Biennale d'arte di São Paulo, ha inviato una grande opera in onore dei caduti per la lotta di liberazione dei paesi latino-americani (in collaborazione con A. Cavaliere); la mancata esposizione dell'opera ha creato molte polemiche e ampi dibattiti sulla libertà di espressione. Vedi tav. f. t.
Bibl.: G. Ballo, Emilio Scanavino, Bologna 1960; G. Dorfles, Emilio Scanavino the anguish of discovery, in Studio International, vol. 168 (1964), n. 857; E. Cesana, I simboli trovati di Emilio Scanavino, Lecco 1969.