Re, Emilio. – Storico e archivista italiano (Roma 1881 - ivi 1967). Intellettuale rigoroso e dotato di solide basi metodologiche, dopo un esordio nel primo decennio del Novecento nel campo delle ricerche filologiche (Una novella romana del Novellino e l'età probabile del manoscritto Panciatichiano, 1907) e della storia del teatro italiano (Qualche nota sul tipo dell'ebreo nel Teatro popolare italiano, 1912) ha concentrato i suoi studi sulla storia architettonica di Roma. Ricercatore dal 1907 e quindi funzionario dell'amministrazione degli Archivi di Stato, nell’ambito dell’archivistica R. ricoprì importanti incarichi istituzionali: direttore dell'Archivio di Stato di Napoli, poi dell'Archivio di Stato di Roma e dell'Archivio del Regno, nel 1944 fu nominato commissario degli Archivi, e dal 1947 rivestì la carica di ispettore generale archivistico e membro del Consiglio superiore degli archivi; a lui si deve – dopo un primo tentativo ad opera di A. Lodolini – la costituzione, nel 1949, dell'Associazione nazionale archivistica italiana (ANAI). Il suo capillare impegno nel riordinamento, nella conservazione e nella tutela dei fondi archivistici nazionali è documentato in una variegata serie di pubblicazioni, tra le più importanti delle quali si ricordano: Archivi inglesi e storia italiana (1913), La compagnia dei Riccardi in Inghilterra e il suo fallimento alla fine del secolo XIII (1914), Ricuperi dell'Archivio di Stato di Napoli: carte dei Rei di Stato (1934), Storia di un archivio: le carte di Mussolini (1946) e Per un archivio centrale dello Stato (1948).