Poeta spagnolo (Malaga 1889 - Città di Messico 1962). Fu vicino ai maggiori esponenti della "generazione del '27" e fondò (1926) con M. Altolaguirre la rivista Litoral; militante repubblicano durante la guerra civile, nel 1939 si rifugiò in Messico. Rivelatosi sin dalle prime raccolte (Tiempo, 1925; Canciones del farero, 1926; Vuelta, 1927) poeta di grande raffinatezza formale, si avvicinò poi a temi di forte impegno politico (El llanto subterráneo, 1936; Cancionero menor para los combatientes, 1938). Ma è soprattutto nelle raccolte pubblicate durante l'esilio che la sua poesia raggiunge gli accenti più personali e profondi: Memoria del olvido (1940; trad. it. 1966); Mínima muerte (1944); Jardín cerrado (1946), considerato il suo capolavoro; Circuncisión del sueño (1957); La piedra escrita (1961). Postumi sono usciti il Diario íntimo (1966) e le Poesías completas (2 voll., 1975-76).