MARAINI, Emilio
Industriale, nato a Lugano il 27 novembre 1853 da Italiani ivi emigrati, morto a Roma il 5 dicembre 1916. Compiuti i primi studî, viaggiò per la Svizzera facendo pratica commerciale. Si trasferì quindi a Rotterdam presso una grande casa commerciale, divenendovi presto capo del reparto zuccheri. Per conto della casa, viaggiò in Germania e nella Boemia, studiandovi la tecnica della produzione dello zucchero dalla barbabietola, e nel 1884 venne in Italia. Avendo idea di introdurvi la nuova industria, nel 1886 si trasferì definitivamente a Roma, e dopo accordi col principe G. Potenziani, che s'impegnò a coltivare la barbabietola nelle sue terre della Sabina, nel 1887 comprava a Rieti una piccola e inattiva fabbrica di zucchero, creatavi fin dal 1872, e la riattivava. Ebbe successo e a distanza di pochi anni poté acquistare un'altra fabbrica inattiva a Savigliano e creare i grandi stabilimenti di Legnago e Bazzano. Finalmente nel 1898 costituiva la Società italiana per l'industria degli zuccheri, grosso organismo industriale, oggi Società italiana per l'industria dello zucchero indigeno. L'opera del M. non si limitò a un felice avviamento della nuova industria, ma si spinse ad assicurarne la migliore organizzazione. Nel 1900 il M. riuniva la sua e le altre ditte frattanto sorte in un'unica associazione, nel 1901 rappresentava l'Italia alla conferenza di Bruxelles, nel 1904 creava la Società unione zuccheri, organismo di concentrazione dell'industria, oggi Consorzio nazionale produttori zucchero. Le richieste di forte protezione doganale che egli dovette però avanzare per la nuova industria gli procurarono molte ostilità. Il M. partecipò alla vita politica e dal 1900 alla morte fu deputato del collegio di Legnago Fu anche vicepresidente della Croce rossa e compì molte opere di carattere sociale.