Scrittore e operatore artistico italiano (n. Barcellona Pozzo di Gotto 1937). Dopo le prime opere di poesia, in cui ancora si avvertono gli echi della tradizione illustre (Fiere del sud, 1956, e L'anteguerra, 1963, poi riunite con altri versi in L'età della ginnastica, 1966), si dedicò a esperimenti di poesia visiva, caratterizzati da un felice equilibrio tra l'elemento verbale e quello iconico (Volkswagen, 1964), a operazioni di "cancellazione" (Il Cristo cancellatore, 1969; cancellazione del primo vol. dell'Enciclopedia Treccani, 1970) e all'allestimento di cicli visivi, in cui è presente una forte componente concettuale (Chopin: partiture per 15 pianoforti, 1979). Un acceso sperimentalismo presiede anche alla sua parallela attività di scrittore in prosa e autore teatrale: L'avventurosa vita di Emilio Isgrò (1975) e Marta de Rogatiis Johnson (1977), diversi testi drammatici, tra cui l'Orestea di Gibellina da Eschilo (Agamènnuni, 1983; I Cuèfuri, 1984; Villa Eumènidi, 1985), il romanzo Polifemo (1989). Nel 2017 l'artista ha pubblicato il testo autobiografico Autocurriculum, cui ha fatto seguito nel 2022 la raccolta di sonetti Sì alla notte. Per l’Istituto della Enciclopedia Italiana ha realizzato le opere Venti voci per la Treccani e dieci virgole per il mondo (2019) e Planisfero (2021). Tra le sue mostre più recenti si segnala Isgrò. Dante, Caravaggio e la Sicilia, allestita a Villa Zito (Palermo) nel 2022; sono dello stesso anno Le farfalle dei Malavoglia, omaggio a Verga nel centenario della morte, e il poster d'autore Farfalleper il progetto Utopia di Treccani Arte, e del 2023 l'opera Non uccidere, realizzata per il 75° anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione italiana. Al percorso artistico e umano di Isgrò nel 2023 G. Talarico ha dedicato la pellicola Emilio Isgrò. Come cancellare l'inutile.