Orfini, Emiliano degli
Orafo e medaglista incisore (sec. XV), di Foligno; dal 1471 zecchiere pontificio; associato a I. Neumeister e ai compagni di lui con il fratello Mariotto, fondò (dal 1470) un'officina tipografica che fu attiva nella sua stessa casa. Non è noto se anche l'altro fratello Antonio abbia partecipato alla compagnia e quali siano stati i precisi rapporti tra gli Orfini e il Neumeister, il tipografo al quale spetta il merito dell'impressione della editio princeps della Commedia nel 1472. Il nome di Emiliano non si trova nella sottoscrizione del poema, ma solo in quelle delle prime opere uscite a Foligno rispettivamente nel 1470 (L. Bruni De Bello italico adversus Gothos) e nel 1471 (Epistulae ad familiares di Cicerone); sembra però improbabile che in questo momento l'O. avesse abbandonato l'impresa.
Il Casamassima arguisce con probanti argomenti che proprio a questo valente orafo spetta il merito dell'incisione dei caratteri usati a Foligno dal Neumeister e dai soci di lui, caratteri derivanti nel disegno dalla lettera antica restaurata dagli amanuensi del primo Rinascimento, analogamente a quanto avvenne per i tipi romani più antichi.
L'O. si trasferì definitivamente a Roma nel 1473, dopo aver evidentemente promossa azione legale contro il Neumeister, che non aveva pagato il debito con lui contratto su garanzia dell'Angelini e che fu per ciò imprigionato.
Bibl. - M. Faloci Pulignani, L'arte tipografica in Foligno nel secolo XV, in " La Bibliofilia " I (1899-1900) 283-290; II (1900-1901) 23-35, 216-224; T. Valenti, Gl'inizi della tipografia degli O. in Foligno, ibid. XXVII (1926) 248-370; E. Casamassima, Note sull'edizione folignate della D.C., in Riproduzione in facsimile dell'esemplare della D.C. stampata a Foligno l'11 aprile 1472, Roma 1965.