WAUTERS, Émile
Pittore, nato a Bruxelles il 19 novembre 1846, morto a Parigi nel 1933. Fu allievo del decoratore Charles Albert e del de Portaels a Bruxelles, poi del Gérome a Parigi. Dipinse soggetti storici, paesaggi, panorami, ritratti. Visitò la Spagna, il Marocco, l'Egitto; in Italia soggiornò a Roma, Napoli, Firenze, Pisa, Padova, Verona, Venezia. Per le sue doti di colorista, per la forza e l'indipendenza della sua personalità, il W. riportò subito un grandissimo successo. Era l'epoca in cui la Sociéte libre des Beaux Arts, di recente istituzione, conduceva una campagna contro le giurie ufficiali, ostinatamente romantiche. Sin dalle prime opere: Bataille d'Hastings, Ritratto d'A. Samyn, Intérieur de l'église Saint-Marc à Venise e nel 1872 con la Folie d'Hugo van der Goes, il W. rivela il suo concetto personale della bellezza. Egli ha saputo cogliere, col disegno e il colore, lo spirito degli uomini e delle cose, creando dei ritratti espressivi e dei quadri pieni di vita. Citiamo i ritratti di Aug. Danse, della Signora Melba; Jean IV et les Métiers de Bruxelles, Le Port de Boulacq, Prestation de serment de Marie de Bourgogne e i bozzetti per la veduta del Cairo (Bruxelles). Sue opere nei principali musei ma specialmente nelle collezioni private e al Museo Charlier in Bruxelles.
Bibl.: L. Solvay, É. Wauters, in Revue Artistique, 1897; C. Lemonnier, L'École belge de Peinture, Bruxelles 1906; G. van Zype, Catalogue rétrospective É. Wauters, Bruxelles 1934.