LAVELEYE, Èmile-Louis-Victor de
Poligrafo belga, nato a Bruges il 5 aprile 1822, morto a Doyon (Liegi) il 3 gennaio 1892. Compiuti gli studî a Parigi e a Lovanio, nel 1864 fu nominato professore d'economia politica all'università di Liegi. Socialista della cattedra in gioventù, si avvicinò con gli anni a quegli economisti ortodossi che aveva prima combattuto.
Scrittore brillante, ha lasciato numerose opere d'economia, di politica e di storia, tra cui hanno particolare importanza quelle sulla proprietà primitiva e sul bimetallismo: De la propriété et de ses formes primitives (Parigi 1874); La monnaie et le bimétallisme international (Parigi 1891). Altre opere notevoli sono: Éiudes historiques et critiques sur la liberté du commerce international (Parigi 1858); Essai sur les formes du gouvernement dans les sociétés modernes (Parigi 1872); Des causes actuelles de guerre en Europe et de l'arbitrage (Bruxelles 1873); Le socialisme contemporain (Bruxelles 1881); Éléments d'économie politique (Parigi 1882); Le gouvernement dans la démocratie (voll. 2, Parigi 1891).