GILIOLI, Èmile
Scultore, nato a Parigi il 10 giugno 1911. Dopo aver passato gli anni giovanili in Italia lavorando come fabbro, ha frequentato nel 1928 l'Ècole des arts décoratives di Nizza e nel 1931 l'École des beaux-arts di Parigi. Nel 1947 si unì al gruppo astratto della Galleria Denise René di Parigi e dal 1949 espose regolarmente al Salon de la Jeune Sculpture e al Salon de Mai. Tra il 1946 e il 1952 ha realizzato monumenti commemorativi ai caduti a Voreppe, Grénoble e nel Vercors. Nel 1959 il Municipio di Lund gli ha commissionato sculture di enormi dimensioni. Nel 1972 ha vinto il concorso per il monumento alla resistenza di Glières. Vive e lavora a Parigi. Sue opere si trovano nei musei d'arte moderna di Parigi e New York e alla Tate Gallery di Londra.
Scoperta la scultura cubista e influenzato dall'opera di Brancusi e Duchamp-Villon, G. si evolve rapidamente verso l'astrazione. Le sue sculture, realizzate con materiali preziosi quali bronzo dorato, marmi colorati e cristallo, sono risolte in volumi netti e precisi, chiusi da piani e superfici levigati su cui la luce moltiplica i riflessi. Accanto alle piccole sculture, blocchi compatti di notevole perfezione formale, egli realizza anche sculture monumentali, grandi masse geometriche di severo rigore stilistico. Si dedica anche alla produzione di cartoni per arazzi.
Bibl.: W. J. Strachan, Contemporary tapestries from France and Britain, in Studio Int., 1955, n. 753; M. Ragon, Gilioli, in L'Oeil, 1956, n. 16; Allgem. Lexicon der bildenden Künstler des XX. Jahrh., V (1961); G. Marchiori, Gilioli, in Metro, n. 7 (1962); P. Descargues, Gilioli nous raconte sa sculpture, in XXe siècle, n. 32 (1969); id., La logique de Gilioli, ibid,. n. 34 (1970).