CLAUS, Emile
Pittore, nato il 27 agosto 1849 a Vive-Saint-Èloi (Fiandra), morto ad Astenet nel 1924. Lavorò prima come operaio, seguendo contemporaneamente dei corsi domenicali di disegno in un villaggio vicino e dipingendo il paesaggio che aveva sotto gli occhi. Un pittore di passaggio lo fece entrare all'accademia d'tqnversa. Ma benché ottimo allievo, proposto per il premio di Roma, guardò oltre il rigoroso insegnamento scolastico, piuttosto attratto dal movimento del porto, dalla campagna, dalla natura. Si stabilì prima ad Anversa, dipingendo piccoli quadri di genere e ritratti e da quel momento rimase sempre fedele ai paesaggi della Lys dove a 32 anni tornò, reduce da lontani viaggi. Risale a quell'epoca la Lotta di galli, quadro che attirò l'attenzione del pubblico. Tra il 1883 e il 1895 produsse una serie notevole di bellissimi quadri, luminosi, ariosi, trattati con larghezza spigliata e con sicura immediatezza di tocco. Fu uno stupendo colorista che fra l'altro ci ha dato La Drève assolata (Museo di Bruxelles), Sul finir del giorno (Mons), Nebbie di novembre (coll. re del Belgio), Pontone d'Afsné (Dresda). Passava allora l'inverno a Parigi dove frequentava i grandi paesisti del tempo, diventando sempre più il pittore della luce. L'audacia di certi suoi tentativi gli tolse per un momento il favore del pubblico; finalmente trionfò con quadri di colorito mirabile, smaglianti per le vibrazioni luminose ottenute con la sovrapposizione dei colori (Huis Zonneschijn, museo del Lussemburgo, Parigi; Mucche' che (traversano la Lys, museo di Bruxelles).
Bibl.: C. Lemonnier, Émile Claus, Bruxelles 1908; P. Bergmans, in Thieme-Bcker, Künstler-Lexikon, VII, Lipsia 1912 (con bibl.).