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Cioran, Emile

di Antonio Rainone - Enciclopedia Italiana - VI Appendice (2000)
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Cioran, Emile (Emil Mihai, E.M.)

Antonio Rainone

Saggista e filosofo rumeno, nato a Răşinari (Sibiu, Transilvania) l'8 aprile 1911, morto a Parigi il 20 giugno 1995. Conseguita la laurea in filosofia nell'università di Bucarest con una tesi su H. Bergson (1932), pubblicò alcuni lavori in lingua rumena. Nel 1937 si trasferì a Parigi, dove cominciò una feconda attività saggistica in francese, a metà strada fra riflessione filosofica esistenzialista e raffinata creazione letteraria.

Pensatore eccentrico e solitario, incise sulla cultura contemporanea per il suo tono provocatorio e per il suo stile letterario, con cui raggiunse, malgrado l'uso di una lingua non sua, una rara padronanza espressiva. Estraneo al mondo accademico, vicino allo stile di Nietzsche, ricorrendo ora all'aforisma ora al breve saggio di intento moralistico nei quali ironia e disincanto si esercitano in sottili notazioni psicologiche e rapide quanto penetranti considerazioni storico-politiche, C. ha espresso un radicale atteggiamento antispeculativo, un profondo pessimismo sulla condizione umana e un cupo nichilismo nei confronti dei valori della tradizione culturale, religiosa e filosofica occidentale.

Idealmente vicina al cinismo e allo scetticismo antichi come allo gnosticismo, alle religioni orientali e al misticismo, l'opera di C. consiste in una variegata descrizione dei molteplici aspetti dell'insensatezza della condizione umana. Né Dio, né l'etica, né la conoscenza garantiscono i principi cui l'uomo ispira i suoi sentimenti e le sue azioni. Quanto alla storia, in contrasto con il "razionalismo puerile" di quel surrogato secolarizzato del cristianesimo che è il pensiero utopico di ogni tempo, essa "constata dappertutto e sempre il fallimento piuttosto che il compimento delle nostre speranze"; più che la realizzazione della felicità e il trionfo del bene, la storia è il teatro della tragedia e del male. Priva di autentiche finalità, attratta da falsi valori e caduche ideologie, costretta senza fine tra sordidi motivi, servilismo e dispotismo, l'esistenza dell'uomo è una condanna il cui unico riscatto sta nell'accettazione della morte, "espressione positiva della vacuità", o, quanto meno, nella consapevolezza del nulla in cui si esaurisce.

Opere principali: Pe culmile disperării (1934; trad. it. Al culmine della disperazione, 1998); Lacrimi şi sfinti (1937; trad. it. Lacrime e santi, 1990); Précis de décomposition (1937; trad. it. 1996); Syllogismes de l'amertume (1952; trad. it. 1993); La tentation d'exister (1956; trad. it. 1984); Histoire et utopie (1956; trad. it. 1969); La chute dans le temps (1964; trad. it. 1995); Le mauvais démiurge (1969; trad. it. I nuovi dei, 1969); De l'inconvénient d'être né (1973; trad. it. 1991); Ecartèlement (1979; trad. it. 1981); Exercices d'admiration (1986; trad. it. 1988); L'ami loin: Paris-Bucarest (1991; trad. it. 1993).

bibliografia

F. Savater, Ensayo sobre Cioran, Madrid 1985.

A.M. Tripodi, Cioran, metafisico dell'impossibile, L'Aquila 1987.

D. Heres, Die Beziehungen der französischen Werke Emile Ciorans zu seinen ersten rumänischen Schriften, Bochum 1988.

S. Jaudeau, Cioran, ou le dernier homme, Paris 1990.

Ph. Tiffreau, Cioran, ou la dissection du gouffre, Paris 1991.

J. Necula, Cioran: scepticul nemantuit, Tecuci 1995.

P. Bollon, Cioran, l'hérétique, Paris 1997.

W. Kluback, M. Finkenthal, The temptations of Emile Cioran, New York 1997.

Vedi anche
Camus, Albert Scrittore francese (Mondovi, Algeria, 1913 - Villeblevin, Yonne, 1960). Rimasto prestissimo orfano di padre, morto nella battaglia della Marna, conobbe un'infanzia e una giovinezza di stenti: tuttavia si distinse negli studî universitarî, che non riuscì a compiere per il cattivo stato di salute e per ... Manlio Sgalambro Filosofo, paroliere e cantautore italiano (Lentini 1924 - Catania 2014). Intellettuale tra i più eversivi e indipendenti del panorama culturale italiano, fuori dei quadri accademici e libero dai condizionamenti del pensiero dominante ha esordito tardivamente nella scrittura filosofica, dopo la pubblicazione ... nichilismo Dottrina che si caratterizza per la totale negazione dei valori e dei significati elaborati dai diversi sistemi filosofici. Il n. nella filosofia tedesca Il termine (nella forma ted. Nihilismus) comparve in Germania negli ultimi anni del 18° sec. nel corso di polemiche sull’esito della filosofia kantiana ... filosofia Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento. Definizioni La f. può definirsi come una forma di sapere che, pur nella grande varietà delle ...
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    Saggista romeno (Raşinari, Sibiu, 1911 - Parigi 1995). Figlio di un prete ortodosso, studiò in Romania, ove pubblicò le prime opere, tra cui Lacrimi şi sfinti (1937; nuova ed. fr. Des larmes et des saints, 1986; trad. it. 1990). A Parigi dal 1937, nel 1947 cominciò a scrivere in francese, pubblicando ...
Vocabolario
emiliano
emiliano agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Aemilianus]. – Dell’Emilia, regione storica dell’Italia centro-settentr.: le città e.; parlare con accento e.; come sost., abitante o nativo dell’Emilia.
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