REDLICH, Emil
Anatomico e neurologo, nato a Bruna (Moravia) il 18 gennaio 1866, morto a Vienna il 9 giugno 1930. Si laureò a Vienna nel 1889; durante il servizio ospedaliero frequentò il Wiener neurologisches Institut. Conseguì la docenza nel 1894 e fu, dal 1898 al 1906, direttore della casa di salute Inzersdorf. Fu nominato professore di neurologia nel 1900; nel 1916 fu chiamato alla direzione dell'Ospedale neurologico Maria-Theresia Schlössel.
Gli studî di R. riguardano soprattutto: la localizzazione del processo iniziale tabetico nelle radici spinali posteriori (insieme con H. Obersteiner); l'anatomia patologica della demenza senile (placche di Redlich-Fischer); il problema dell'alessia; le conseguenze delle estirpazioni estese della corteccia cerebrale; l'epilessia senile; le allucinazioni; la narcolessia; le encefaliti; l'anatomia dei grandi fasci associativi del cervello. Fenomeno di Redlich: rigidità pupillare con midriasi quando si stringa la mano in modo prolungato e intenso, nei soggetti ipersimpaticotonici. Sue opere principali: Die Pathologie der tabischen Hinterstrangserkrankung, Jena 1897; Die Psychosen bei Gehirnerkrankungen, Lipsia e Vienna 1912; Hirntumor, Berlino 1912; Epilepsie, ivi 1920.