embriogenesi
Sviluppo dell’embrione dall’uovo fecondato o attivato (detta anche ontogenesi o sviluppo embrionale), che consiste nell’ordinata sequenza dei fenomeni di accrescimento, di differenziamento e di organogenesi che conducono alla formazione di un individuo. Nel processo embriogenetico si possono distinguere tre stadi principali.
Nell’uomo l’e. ha inizio ca. 24 ore dopo la fecondazione con il processo di segmentazione, consistente in una serie di divisioni mitotiche che trasformano l’uovo fecondato in una massa (morula) costituita da 16 cellule (o blastomeri). A questo stadio la morula entra nell’utero. Si chiama blastocisti o blastula lo stadio definitivo raggiunto dalla segmentazione, con numerosi blastomeri, piccoli, di forma prismatica, disposti in un solo strato intorno a una cavità di segmentazione (blastocele), nella quale si è accumulato un liquido secreto dalle cellule. Nella blastocisti si distingue una massa cellulare interna o embrioblasto, da cui avrà origine l’embrione, e un strato da cui deriverà la placenta (trofoblasto).
Nello stadio embrionale successivo, la gastrulazione o formazione della gastrula, la cavità del blastocele gradualmente si riduce e infine scompare e la blastocisti si appiattisce. Durante la gastrulazione avvengono numerosi e differenti riarrangiamenti cellulari che porteranno alla formazione di tre strati di cellule embrionali, chiamati foglietti embrionali o germinativi, da cui derivano i tessuti che formeranno i vari organi. L’ectoderma è il foglietto più esterno, il mesoderma quello intermedio, mentre quello interno è definito endoderma. Dall’ectoderma si origineranno le cellule dell’epidermide e del tessuto nervoso, dal mesoderma i diversi organi interni (come il cuore e il rene, il tessuto connettivo e le cellule del sangue), mentre dall’endoderma si avranno le cellule del rivestimento interno del tubo digerente e gli organi da esso derivati (come fegato e pancreas).
È lo stadio che porta le cellule a interagire e riarrangiarsi per formare i diversi organi del corpo. La regione dorsale dell’ectoderma si ispessisce e forma la piastra neurale, che poi per sollevamento e saldatura dei margini si trasforma nel tubo neurale, che dà origine all’encefalo e midollo spinale. Dal rimanente ectoderma hanno origine l’epidermide con i suoi derivati. L’endoderma dà origine agli elementi epiteliali di gran parte del canale digerente, delle ghiandole annesse (fegato e pancreas) e degli organi respiratori. Il mesoderma forma un cordone massiccio di grosse cellule (la corda dorsale o notocorda), di sostegno al tubo neurale. Ai lati della corda si originano, sempre dal mesoderma, dei segmenti detti somiti; lateralmente i somiti s’insinuano fra entoderma ed ectoderma verso la regione ventrale e danno origine alla splancnopleura e alla somatopleura, separate dalla cavità celomatica. Dal mesoderma derivano la muscolatura dorsale, le vertebre e il derma, nonché i diversi organi interni (come il cuore, il rene, le gonadi); molte cellule derivate dal mesoderma sono distribuite come un tessuto lasso fra gli abbozzi dei vari organi a costituire il mesenchima, da cui si originano il sistema vascolare, molte parti del sistema scheletrico e diversi tipi di tessuti connettivi.